Ospedale nella bufera il caso dell'angiografo finisce in Regione

L'Asl: già ordinati due macchinari nuovi

L'ospedale Rummo
L'ospedale Rummo
di Luella De Ciampis
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 09:24
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Il caso angiografi del Rummo arriva in Regione attraverso una lettera del sindaco Clemente Mastella. Le difficoltà al riguardo erano emerse il 21 gennaio ed erano state riportate da Il Mattino con la notizia del paziente di Bucciano, in preda a una crisi cardiaca, trasportato dal 118 all'ospedale di Caserta. Già in quella data, l'angiografo risultava rotto da una decina di giorni e la sala di emodinamica non funzionante. A distanza di altri dieci giorni dall'accaduto, la situazione non è cambiata e i pazienti con patologie cardiache in atto vengono trasferiti negli ospedali di altre province.

Per questo, il sindaco ha scritto una lettera, indirizzata al governatore Vincenzo De Luca e ad Antonio Postiglione, direttore regionale per la Tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario, in cui denuncia «l'intollerabile quadro di criticità sanitaria, determinato dalla rottura dell'angiografo nel reparto di Cardiologia e Utic con Emodinamica dell'ospedale cittadino».

Mastella, che in mattinata ha annunciato che il consigliere comunale Luca De Lipsis, d'intesa con l'assessore Alessandro Rosa, è il nuovo delegato alle Politiche sanitarie del Comune, spiega di essere venuto a conoscenza «della vicenda e del fatto che il mancato funzionamento dell'angiografo mette a rischio prestazioni cardiologiche urgenti e salva-vita per la numerosa utenza del Sannio e delle province limitrofe. È opportuno considerare che l'unità operativa di Cardiologia Utic con Emodinamica dell'Azienda ospedaliera assicura, da circa 20 anni, 7 giorni su 7, h24, assistenza cardiologica di emergenza e urgenza per i pazienti con infarto miocardico».

Un servizio che, dal 2018, epoca Pizzuti, si è interrotto spesso sempre a causa di un guasto all'angiografo e che aveva spinto l'ex manager Mario Ferrante, nel 2020, a ordinare due nuovi angiografi per un costo complessivo di 2,1 milioni di euro. Per quanto riferito da fonti ospedaliere non è mai stata chiarita la vicenda relativa all'intervento della magistratura che aveva bloccato l'apertura dei nuovi locali, adiacenti alla Cardiologia, a causa del fallimento dell'impresa che li aveva realizzati. La vecchia Utic, che aveva consentito al primario Marino Scherillo di attivare nel 2003 la rete Ima da lui proposta a livello nazionale nel 2002, insieme ad altri cardiologi, doveva essere spostata in quei locali, già pronti e ammobiliati, mentre i nuovi angiografi dovevano essere posizionati nell'attuale Utic, opportunamente adeguata.

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Quello rotto è un angiografo che ha vent'anni di vita, che era già desueto nel 2018 ma che, per una serie di intoppi ed errori non è mai stato sostituito. Ora il pezzo per aggiustarlo non si trova più, per cui le difficoltà sono destinate a protrarsi nel tempo. «Questa situazione di paralisi dell'assistenza ospedaliera sottolinea Mastella costringe i sanitari del 118 a trasferire i pazienti in pericolo di vita che, generalmente, si rivolgono al Rummo, a trasferirli al Moscati di Avellino o in altre strutture regionali, al fine di scongiurare esiti esiziali per la loro salute. Soluzione, questa, che incide notevolmente sulla tempestività degli interventi e crea disagi ai familiari. L'intollerabile deficit assistenziale per la popolazione locale in palese violazione dell'articolo 32 della Costituzione si protrae ormai da settimane, senza che alcuna soluzione sia stata adottata dalle autorità competenti». Il sindaco chiede chiarimenti alla Regione. «È importante sapere conclude se la Regione sia stata informata per tempo del blocco e delle criticità registrate nell'unità operativa di Cardiologia e se siano state assunte le iniziative per superarle, indicando una tempistica chiara e certa per l'installazione dei nuovi angiografi».

In serata la replica della manager dell'Azienda ospedaliera San Pio Maria Morgante: «Due angiografi sono stati già ordinati - spiega - ma saranno consegnati solo quando saranno effettuati i lavori di ammodernamento dei locali in cui dovranno essere sistemati. La prima sala sarà realizzata nel più breve tempo possibile per consentire il reinserimento del Rummo nella rete Ima regionale, per cui i pazienti, fino a quel momento, saranno trasportati dal 118 al Moscati di Avellino. La corretta gestione dell'infarto miocardico acuto, che dovesse verificarsi in ospedale, sarà assicurata dagli specialisti della Cardiologia che valuteranno se trasferire il paziente con l'ambulanza rianimativa. Dopo la procedura interventistica angiografica cardiologica sarà riportato al Rummo».
 

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