Sit-in a Sant'Agata per salvare l'ospedale «Diritto alla salute e ripristino tamponi»

Sit-in a Sant'Agata per salvare l'ospedale «Diritto alla salute e ripristino tamponi»
di Vincenzo De Rosa
Lunedì 10 Maggio 2021, 09:47
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La battaglia per la difesa del «Sant'Alfonso Maria de' Liguori» non può avere colore politico. Questo il messaggio che arriva da Sant'Agata de' Goti dove ieri mattina i cittadini si sono ritrovati, in sit-in nell'area davanti all'ospedale, per chiedere ancora una volta di potenziare la dotazione di personale del presidio e scongiurare trasferimenti e chiusure. Eppure a organizzare la mobilitazione di ieri era stato proprio un partito, il Pci di Sant'Agata, in concomitanza con la manifestazione nazionale per la sanità pubblica.
Sit-in che ha visto la partecipazione dell'amministrazione comunale santagatese con il sindaco Salvatore Riccio, assessori e consiglieri, e del primo cittadino di Bucciano, Domenico Matera, nelle vesti anche di referente provinciale di Fratelli d'Italia. E proprio le due fasce tricolori sono tornate a chiedere il ripristino del servizio tamponi presso il «Sant'Alfonso» dopo la decisione dell'Asl di sospenderlo.


«Siamo molto soddisfatti della partecipazione il commento degli organizzatori -. Sappiamo che è il primo passo di un percorso da riprendere assieme a tutti i cittadini della valle, perché l'ospedale è un bene comune. Ringraziamo il sindaco Riccio e i consiglieri comunali che sono intervenuti. Tavoli istituzionali e movimenti dal basso devono essere le due facce di una stessa medaglia: la lotta per il diritto alla salute».
«L'ospedale è aperto e la chiusura non è neanche ipotizzata», così il sindaco Riccio ha tranquillizzato i cittadini presenti, venuti anche dai comuni limitrofi. «C'è stato qualche trasferimento ha spiegato - ma tanto è dovuto solo a una organizzazione emergenziale della struttura, che, seppur con dolore, abbiamo il dovere di comprendere o almeno di provare a comprendere.

Il momento storico che stiamo vivendo ci impone responsabilità. Come amministrazione siamo al fianco dei cittadini, degli operatori sanitari che in questo ospedale hanno impegnato e impegnano le loro energie. Ci stiamo, inoltre, impegnando e stiamo avendo un'interlocuzione con l'Asl per far riattivare il servizio tamponi».

«Appena ci siamo insediati ha ricordato Riccio - abbiamo cercato contatti con la Regione e incontrato il direttore Postiglione, il quale ha dato piena disponibilità a discutere ed affrontare il problema ospedale, appena usciti dall'emergenza. E di questo abbiamo dato atto anche in un provvedimento deliberato all'unanimità dal consiglio comunale. Con il direttore generale del San Pio, Ferrante ci siamo incontrati e detti delle cose che vanno inserite in una rivalutazione complessiva della sanità nel Sannio. Noi lotteremo perché su questo presidio non cali l'attenzione istituzionale». Riccio ha quindi ringraziato il Pci per l'organizzazione del sit-in, e la struttura dell'Asl con il centro vaccinale diretto dalla dottoressa Grasso per il lavoro che sta svolgendo. «Le battaglie per la difesa del territorio non hanno colore politico e non è questa la prima iniziativa alla quale partecipo qui le parole invece di Matera -. Come Fdi, nei giorni scorsi, abbiamo interpellato l'Asl per chiedere il ripristino qui a Sant'Agata del servizio tamponi. E ribadiamo la necessità di potenziare il pronto soccorso del Sant'Alfonso, per alleggerire Benevento e dare un migliore servizio al territorio».

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Non sono mancate però le polemiche. «La prima autorità sanitaria locale l'intervento del gruppo Italia Viva di Sant'Agata - ci rassicura ancora sul funzionamento e potenziamento del Sant'Alfonso. E allora, cari concittadini, dobbiamo preoccuparci ancora di più perché nel silenzio istituzionale abdicano alle proprie funzioni e doveri, anche su questo argomento. Rassicurazioni senza fondamenta, anzi con una realtà controcorrente, sono la dimostrazione di una inadeguatezza già, troppe volte, denunciata».
 

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