«Tribunale penale, l'effetto Covid
ha pesato sui processi»

«Tribunale penale, l'effetto Covid ha pesato sui processi»
di Enrico Marra
Sabato 22 Gennaio 2022, 07:42
4 Minuti di Lettura

Con l'inaugurazione dell'anno giudiziario è tempo di bilanci. Il presidente della a Corte di Appello di Napoli Giuseppe De Carolis di Prossedi giovedì ha anticipato i dati inseriti nella relazione che illustrerà oggi. A fare il punto sulla situazione in provincia è il presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi.

Presidente, nel settore civile si è registrata una sensibile riduzione dell'arretrato e un costante smaltimento delle nuove istanze. Le statistiche della Corte di Appello hanno attribuito al Palazzo di Giustizia beneventano una diminuzione del 7 per cento. Come si spiega questo notevole balzo in avanti?
«Abbiamo puntato sulla digitalizzazione, ma bisogna anche dare atto che gli addetti al settore hanno operato con grande impegno. Inoltre va anche tenuto conto che i procedimenti nel settore civile non prevedono sempre udienze in presenza e quindi ha risentito meno dei problemi legati alla pandemia».
Nel settore penale la definizione dei processi ha fatto registrare una flessione rispetto all'anno precedente del 4 per cento, nel settore dei verdetti collegiali di fronte ai 99 procedimenti sopravvenuti ne sono stati definiti 56. Perché non sono stati raggiunti gli stessi risultati positivi registrati nel settore civile?
«Va innanzi tutto tenuto presente che l'organico del settore penale su disposizione del ministero ha perso un'unità passando da nove a otto. Poi si vi sono state altre problematiche, tra cui l'assenza per motivi di salute di alcuni magistrati. Inoltre il Covid ha determinato molti rinvii nonostante le misure adottate per l'accesso in Tribunale con le verifiche previste per la temperatura e l'utilizzo delle mascherine. Inoltre le udienze penali sono state fissate a orari ben definiti per evitare la presenza di più persone nel Palazzo di Giustizia in attesa che iniziassero i vari procedimenti. Anche negli uffici di cancelleria si poteva accedere solo su appuntamento. Nelle aule si sono tenute le udienze a porte chiuse con un numero di presenti ridotto all'essenziale. Alcuni testi considerati rilevanti al procedimento in esame, ad esempio, non hanno potuto deporre perché in quarantena, lo stesso discorso vale per altri operatori della giustizia. Tutto ciò non ha reso più rapido l'iter della giustizia che già di per sé non lo è. Comunque proprio in base a questi dati mi si sono già sentita con i colleghi che operano nel settore per verificare le possibilità di imprimere un'accelerazione».
Spesso ci si è lamentati delle carenze di organico. In questi mesi alcuni dipendenti del Tribunale sono stati aggregati ad altri uffici giudiziari della Campania. Così non si creano dei vuoti che finiscono con il rendere più lente le procedure già di per sé complesse?
«Non possiamo lamentarci perché operano 33 magistrati quindi con un organico quasi al competo. Lo stesso vale per gli operatori del settore. Le carenze non riguardano il numero degli addetti ma alcune qualifiche di cui si sente la necessità».
In occasione delle relazioni illustrate negli altri anni giudiziari si era parlato di carenze dei locali con dipendenti costretti a lavorare con più colleghi in ogni stanza. Inoltre c'era anche il problema degli archivi decentrati. Ci sono state novità?
«Non si sono resi disponibili nuovi locali. Per gli archivi il problema si avvia a soluzione perché con la la digitalizzazione stiamo eliminando tutto il cartaceo. Avviato a soluzione anche il problema dei locali del giudice di pace e della sezione lavoro ubicati presso l'ex caserma Guidoni. In questi giorni abbiamo contatti con la Provincia per sottoscrivere un contratto di fitto e per versare gli oneri che si riferiscono ai fitti passati e per ottenere altri locali».
A che punto è l'attuazione dell'«ufficio del processo» che ha portato a nuove assunzioni per affiancare i magistrati?

«Abbiamo presentato un progetto al ministero a fine dicembre e siamo in attesa che venga approvato.

Abbiamo destinato la metà dei neo assunti al settore civile e gli altri ai restanti uffici, compresa la presidenza. Appena avremo il via libera provvederemo a dare all'evento il massimo risalto. Mi auguro che tutti i 45 destinati a Benevento accettino l'incarico in modo da poter dare una svolta all'apparato giudiziario come è nell'intenzione di chi ha voluto queste assunzioni a termine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA