Reddito, progetti lsu e massoneria:
a Benevento è scontro M5S-Mastella

Reddito, progetti lsu e massoneria: a Benevento è scontro M5S-Mastella
di Paolo Bocchino
Sabato 8 Maggio 2021, 09:02
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Reddito di cittadinanza, ma non solo. La polemica di giornata contrappone i 5 Stelle a Mastella con l'irruzione di un tema spinoso come la massoneria, riferimento tuttaltro che occulto al candidato in pectore del centrosinistra Luigi Diego Perifano. Ad aprire le danze erano le consigliere comunali grilline Farese e Mollica: «Mastella gongola perché il Comune di Benevento è tra i primi a utilizzare 159 beneficiari del reddito di cittadinanza nei Progetti utili alla collettività. Ricordiamo che Mastella, coerentemente viandante, ha cambiato continuamente il giudizio politico sul reddito di cittadinanza, sventolandolo come sua proposta nel 2016 in campagna elettorale, in forte polemica con il suo competitor di allora Del Vecchio. Nel 2018 aveva già cambiato idea definendolo un'elemosina che avrebbe reso i giovani indolenti, non una buona idea per il Sud per creare lavoro e sviluppo. Singolari anche le dichiarazioni dell'assessore Ambrosone che riconosce essere un'iniziativa tanto utile quanto lungimirante, destinata ad apportare concreti benefici alla comunità e ai percettori, ma al tempo stesso lascia intendere che tali esperienze potrebbero tradursi in opportunità occupazionali in quanto spesso e volentieri i lavori socialmente utili riescono a ottenere una certa continuità». Il gruppo consiliare del M5S, sottolineano, ha più volte sollecitato l'attivazione dei Puc. «Siamo ben lieti - concludono - che in quest'ultimo periodo gli esponenti mastelliani ne siano divenuti convinti promotori. Non vogliamo pensare che dietro il trionfalismo si nasconda ancora una volta l'intenzione di illudere i beneficiari».


Da Mastella la replica piccata alle pentastellate: «Il reddito di cittadinanza in sé è un'aberrazione in quanto strumento che disincentiva la ricerca di lavoro, e pertanto il mio giudizio era e resta contrario. Altra cosa è attuare le prerogative concesse agli enti locali in materia di utilizzo dei percettori in attività utili alla collettività, cosa che il Comune di Benevento, tra i pochissimi in Italia, sta facendo in misura massiccia. Le consigliere pentastellate vogliono dirci quanti progetti hanno avviato i Comuni di Torino o di Roma, guidati da loro rappresentanti? Risparmio la fatica della ricerca: Roma pochissimi, Torino nessuno». E Mastella passa al contrattacco sul nodo massoneria: «Chiedo da tempo ai rappresentanti locali del M5S, senza risposta, di spiegarmi se l'articolo 6 del loro Statuto è ancora in vigore. Visto il cammino che stanno percorrendo e la candidatura che sostengono, è evidente che non temono di varcare ogni confine della impudicizia pur di contrapporsi a me, mossi soltanto da odio». Temi rilanciati in serata dalla segreteria di Noi Campani: «Lo Statuto del M5S stabilisce che non si possa essere né iscritti ad associazioni massoniche, né si possano sostenere candidati massoni: è ancora valido? Basta leggere le dichiarazioni di Grillo e Di Maio per rendersene conto e vedere l'espulsione di un loro parlamentare scoperto massone.

Chiederemo pubblicamente a Conte e a Di Maio se i 5 Stelle di Benevento siano esentati dal rispettare questa clausola». Attacchi alle pentastellate anche dal consigliere mastelliano Renato Parente: «Hanno trovato il tempo per l'ennesima polemica, stavolta sui Puc. Dovrebbero usare le note stampa per spiegare che cosa hanno fatto loro per Benevento negli ultimi 5 anni. Attaccano l'azione del sindaco anche se porta benefici alle persone. Secondo il loro leader la misura avrebbe dovuto abolire la povertà: lo raccontino al Pd, oggi sono alleato».

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Intanto lo smottamento in Civico22 assume contorni ancora più ampi. Ieri hanno presentato le dimissioni 39 esponenti ormai ex iscritti che si sono aggiunti ai quattro membri del coordinamento e a Rita Marinaro della segreteria. E ieri ha salutato la compagnia anche il segretario politico Pasquale Basile: «Oggi Civico22 è altro rispetto al movimento un po' matto nato due anni fa - ha scritto nella lettera di dimissioni - Ha altre spinte, altre ambizioni, altre logiche che non sono quelle che ne hanno causato la nascita, e di sicuro non sono le mie. La coalizione che nascerà è venuta alla luce con il contributo determinante di Civico22».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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