Reperti in piazza Pacca: esposto e caccia ai fondi

La Soprintendenza incalza il ministero sugli scavi e sul futuro del parco archeologico

Piazza Pacca
Piazza Pacca
di Paolo Bocchino
Sabato 22 Luglio 2023, 10:07
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Un esposto e una richiesta di finanziamenti. C'è posta beneventana sulla scrivania del ministero della Cultura, e tutta riguardante il «caso piazza Cardinal Pacca» che tiene banco da settimane nel dibattito pubblico. L'infopoint turistico programmato dal Comune nell'ambito dei Pics sarà rimodulato con la variante progettuale stilata dall'ufficio tecnico di Palazzo Mosti. Prima però si attende la relazione conclusiva sugli scavi che sarà formalizzata nei prossimi giorni dal responsabile archeologico della Soprintendenza Simone Foresta. I due enti hanno comunque già concordato l'installazione del manufatto tra gli spazi lasciati liberi dai ritrovamenti, corrispondente alla parte centrale-alta del cantiere.

L'infopoint sarà notevolmente ridimensionato proprio in considerazione dei reperti riemersi che non saranno sovrastati dalla struttura prefabbricata ancora al terreno con plinti profondi 20 centimetri. I ritrovamenti saranno ricoperti da teli e quindi da terreno con elementi di verde urbano. Non ci sarà, evidentemente, lo stazionamento dei bus. Ma l'obiettivo di lungo periodo è riportare alla luce i reperti già emersi, insieme agli altri che verranno alla luce in una successiva indagine per la quale si è già alla ricerca di finanziamenti.
Lo conferma il Soprintendente Gennaro Leva: «Abbiamo quasi ultimato la predisposizione della relazione progettuale su piazza Cardinal Pacca.

La invieremo nei prossimi giorni al ministero per chiedere l'inserimento di una nuova campagna di scavi nella prossima programmazione dei lavori pubblici. L'obiettivo è indagare tutta l'area della piazza per poi dare vita a un Parco archeologico urbano». Come già anticipato, la richiesta ammonterà a circa 2 milioni.

E a Roma arriva anche un'altra missiva da Benevento. I consiglieri comunali di opposizione hanno inviato ieri un esposto al segretario generale del ministero della Cultura Mario Turetta e al responsabile della Direzione generale archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi Cultura, un dettagliato esposto con il quale si ripercorrono le fasi dell'intervento immaginato dal Comune in piazza Cardinal Pacca.

In particolare, i firmatari (mancano all'appello solo Luigia Piccaluga, fuori città, e Gerardo Giorgione) evidenziano le incongruenze procedurali sull'asse Comune-Soprintendenza: «Con nota del 11 febbraio 2021, la Soprintendenza esprimeva parere favorevole di massima all'esecuzione dei lavori, a condizione che l'area del progetto venga in modo preventivo interamente indagata dal punto di vista archeologico al fine di verificare la potenzialità archeologica e l'effettiva possibilità di eseguire il progetto. La giunta comunale, con delibera del 31 marzo 2023, ha approvato il progetto definitivo del Front-office turistico, ma nelle premesse il responsabile unico del procedimento precisa che in data 7 dicembre 2021, il dirigente dell'Ufficio Pics rassicurava " che gli scavi previsti, che avrebbero dovuto indagare l'intera area del progetto, saranno eseguiti solo sull'area di sedime della costruzione realizzata in prefabbricato pesante con identica conformazione architettonica del progetto definitivo. Si rappresenta altresì che gli scavi non saranno realizzati in forma preventiva, ma saranno attenzionati durante l'esecuzione delle opere in fondazione". Con nota del 27 gennaio 2022 veniva registrata la disponibilità della Soprintendenza a far eseguire le indagini archeologiche preventive nelle aree in cui sono previsti scavi in profondità, a seguito dell'appalto dei lavori».

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Il 20 aprile, la ditta Costruzioni Nardone ha cominciato i lavori con due escavatrici e subito sono venute alla luce preesistenze archeologiche. Lo scavo con l'assistenza e la vigilanza della Archeoservizi è stato eseguito fino al 23 giugno ad opera della stessa ditta Costruzioni Nardone che però non ha i requisiti Soa, categoria OS25, per effettuare scavi archeologici».

Gli oppositori evidenziano inoltre la diversa linea di condotta adottata da Comune e Soprintendenza per il vicino scavo del progetto «La città dei romani», per il quale è stato espresso «parere favorevole, a condizione che, ai fini della tutela del patrimonio archeologico, vengano eseguiti saggi di scavo archeologico, effettuati da un ditta che ha i necessari requisiti Soa». I consiglieri comunali chiedono quindi al ministero «di conoscere l'esito degli accertamenti che codesto ufficio vorrà disporre per accertare le responsabilità relative ai fatti innanzi indicati».
 

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