Reti idriche e depuratori censimento da incubo ma fondi per Cretarossa

Acqua, perdite record per il Sannio

Reti idriche e depuratori censimento da incubo ma fondi per Cretarossa
di Paolo Bocchino
Venerdì 30 Dicembre 2022, 09:51
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Arrivano i fondi per il minidepuratore di Cretarossa. La Giunta regionale ha dato via libera all'erogazione di 587mila euro già stanziati in precedenza sulla base del progetto stilato da Gesesa, soggetto attuatore. Lo ha reso noto ieri il Comune dando notizia che «l'importo copre l'adeguamento degli oneri finanziari reso necessario in virtù dell'aumento dei costi delle materie prime causato dall'inflazione». «L'opera - fa sapere ancora Palazzo Mosti - è considerata d'importanza strategica dalla Regione e dall'amministrazione comunale, e consentirà, a regime, un'efficace depurazione nel quartiere di Cretarossa. L'inizio dei lavori è previsto nel 2023». L'intervento andrà a sanare l'annosa problematica inerente la depurazione degli scarichi fognari dei massicci complessi immobiliari realizzati in cooperativa nei decenni scorsi in zona Cretarossa, ma non inciderà sostanzialmente sulla più ampia problematica della depurazione in città.

Si tratta infatti di un mini impianto per 800 abitanti equivalenti, destinato peraltro a una installazione temporanea.

Se ne prevede infatti la rimozione non appena la rete della depurazione cittadina sarà completa grazie all'infrastruttura di contrada Scafa, in corso di progettazione definitiva da parte del commissariato di Governo, e all'adeguamento del sito in zona Asi a Ponte Valentino, per i quali è previsto l'inizio dei lavori entro la fine del 2023.

La notizia arriva nel giorno di pubblicazione del Censimento delle acque per uso civile effettuato dall'Istat su dati certificati al 1 gennaio 2021. Una fotografia impietosa della condizione vissuta nel Sannio sul fronte delle perdite delle reti idriche e della molto scarsa efficacia di fognature e depuratori. Drammatica in particolare la condizione delle condutture. Secondo l'Istituto nazionale di statistica, Benevento è la provincia campana con il più elevato scarto tra la quantità di acqua potabile immessa in rete e quella che arriva nelle case degli utenti: va a bersaglio solo il 61,5% dei 43.697 metri cubi distribuiti quotidianamente nei 78 comuni. Non fa molto meglio il capoluogo con perdite che raggiungono il 58,7% sui 10.499 metri cubi erogati da Gesesa, ma almeno evita la palma di città più sprecona che va a Caserta (64,4%), davanti a Salerno (62,4%). Molto bene su questo fronte Napoli che disperde solo un quarto delle acque totali (27,4%), mentre ad Avellino esce dai radar 1 litro per ognuno correttamente recapitato (49,6 %). Dal Censimento Istat si evince inoltre che nel Sannio ci sono 10 comuni totalmente privi di impianti depurativi, e che il 20% del totale delle acque reflue non viene intercettato dalle reti fognarie. Numeri su cui riflettere con attenzione in vista della nascita della società provinciale.

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E sul fronte ambientale, da registrare anche la pubblicazione sulle piattaforme della Regione del resoconto relativo alla qualità dell'aria misurata nei giorni scorsi dalle centraline dell'Arpac. Un bilancio non rassicurante: a ridosso del Natale in città si sono verificate ben 5 giornate con superamenti del limite massimo di polveri sottili Pm10. Segnatamente, l'antenna di via Mustilli ha registrato la violazione del tetto di legge ininterrottamente dal 21 al 25 dicembre. Per il rilevatore in zona stadio a Santa Colomba, valori abnormi soltanto il 21 dicembre.
Sale così a 22 dall'inizio dell'anno il totale delle giornate oltre la soglia consentita, dunque non sarà esaurito il bonus annuo di 35 superamenti concesso in deroga dalla normativa. Ma si tratta di numeri che vanno approfonditi nel dettaglio non appena il portale Arpac, da mesi fuori uso, sarà nuovamente fruibile. Da anni non accadeva infatti che l'antenna di via Mustilli rilevasse condizioni ambientali peggiori di Santa Colomba, sempre in prima fila per numero di sforamenti. Verosimile ipotizzare che dopo il 21 dicembre, la centralina nei pressi del Vigorito abbia subito malfunzionamenti, a differenza di quella in via Mustilli che ha certificato violazioni a raffica.
 

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