Rummo, più di sei mesi per un esame oncologico

Una donna dovrà attendere il 24 maggio per sottoporsi ad una risonanza magnetica

Rummo, più di sei mesi per un esame oncologico
Rummo, più di sei mesi per un esame oncologico
di Luella De Ciampis
Giovedì 15 Febbraio 2024, 10:28
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La storia dei ritardi nell'erogazione delle prestazioni diagnostiche per i pazienti oncologici al Rummo si ripete, a distanza di poco più di un mese dall'episodio raccontato da L.F. che, il 10 gennaio, aveva ottenuto la prenotazione al Cup per una colonoscopia da effettuare a dicembre 2024.

Questa volta è toccato a G. P., paziente oncologica che ha richiesto una risonanza magnetica all'addome superiore con contrasto per poter eseguire la visita di controllo ciclica e le è stata fissata per il 24 maggio. Secondo l'agenda del Cup, avrebbe potuto effettuarla il primo marzo se fosse stata inserita nel Gom, il gruppo multidisciplinare oncologico che consente ai pazienti di godere di una corsia privilegiata per visite ed esami. In questo caso, il periodo di attesa è di tre mesi che sono comunque troppi per un paziente oncologico costretto a vivere con il terrore delle recidive agli organi vitali.

In questo quadro bisogna anche considerare che, nei centri diagnostici convenzionati del territorio, nei primi giorni del mese c'è la corsa alle prenotazioni perché il tetto di spesa mensile erogato dall'Asl ai privati, si esaurisce al più tardi nell'arco di 20 giorni per cui, da quel momento in poi le prestazioni sono a pagamento. Questo significa che, per una risonanza magnetica di questo tipo, bisogna pagare di tasca propria la somma di 250 euro che non tutti hanno la possibilità di sborsare. Inoltre, poiché gli utenti si premurano di prenotare nei centri privati fino a quando è possibile eseguire l'esame in convenzione, le liste di attesa tendono ad allungarsi a dismisura e diventa difficile trovare posti liberi anche lì. L'altra alternativa da considerare è quella di effettuare le prestazioni in intramoenia, sempre a pagamento ma non tutti possono permetterselo oppure sono disposti a farlo per non sostenere la spesa dell'esame, pur avendone necessità. Quindi, devono attendere tempi lunghi per sottoporsi ad accertamenti che non sono di routine e che vengono prescritti solo in caso di necessità.
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«La risonanza magnetica spiga G.P. - mi è stata prescritta dall'oncologo che mi segue da quando, poco più di un anno fa si è manifestato il tumore al colon, e ha il carattere dell'urgenza per poter valutare una serie di parametri ed escludere tassativamente eventuali metastasi agli organi vitali». A pesare sui tempi di attesa influiscono sia le prestazioni che l'ospedale eroga quotidianamente ai pazienti in degenza e a quelli che arrivano in emergenza, che la mancanza di personale medico da destinare agli ambulatori. Se gli specialisti e i radiologi in servizio devono provvedere a mantenere aperti i reparti, a farli funzionare e a erogare anche prestazioni ambulatoriali e di diagnostica, è chiaro che possono farlo solo in alcune ore del giorno oppure in alcuni giorni della settimana. Attualmente, il Rummo è inserito nella rete oncologica campana che consente la presa in carico immediata del paziente; la limitazione degli accessi impropri in Pronto soccorso e della migrazione sanitaria; l'ottimizzazione di tempi e di risorse in ambito ospedaliero.

È quello di ridurre al massimo i tempi di esecuzione degli esami per i pazienti oncologici, evitando prescrizioni inutili e perdite di tempo che, per questo tipo di pazienti sono di vitale importanza.

Tutti i medici di base hanno ricevuto le credenziali di accesso alla piattaforma per inserire direttamente i pazienti e velocizzare i tempi di presa in carico dei pazienti oncologici che necessitano di un percorso diagnostico e assistenziale diverso, rapido ed efficiente.

Tuttavia, si tratta di una strada che deve essere avviata tassativamente dal medico di famiglia e che, con molta probabilità, non può essere seguito dai malati oncologici che hanno scelto di non fare l'intervento e di non effettuare tutte le terapie nell'ospedale cittadino.

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