Samte, la Provincia insiste per la cessione ma c'è lo stop dell'Ato

Tre società per il Consorzio di Bonifica

Domenico Matera
Domenico Matera
di Paolo Bocchino
Lunedì 6 Marzo 2023, 09:52 - Ultimo agg. 09:58
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La Provincia ci riprova ma l'Ato non molla. Il passaggio di testimone in tema di rifiuti si conferma tutto in salita. Questa mattina alla Rocca il consiglio provinciale affronterà la questione per la seconda volta in venti giorni. Torna all'ordine del giorno il trasferimento dell'impiantistica e della Samte all'Ente d'ambito, già deliberato all'unanimità il 15 febbraio. Il motivo del bis è nella presa d'atto della perizia di stima del valore di Samte, consegnata nelle scorse ore dall'advisor di consulenza contabile Kpmg che ha quantificato in 235mila euro il valore della società provinciale. Ma il ritorno in aula è da leggere anche alla luce delle note ritrosìe dei vertici dell'Ato sannita, tutt'altro che convinti di dover accettare il pacchetto "tutto in uno" offerto dalla Provincia. Perplessità certificate dalla delibera del Consiglio d'Ambito del 22 febbraio che ha subordinato la presa in carico a ulteriori approfondimenti.

Ente d'Ambito che non sembra però minimamente impressionato dalle referenze di Kpmg e dalla "Valutazione del capitale economico" trasmessa alla Rocca tre giorni fa. Nelle prossime ore l'Ato riunirà nuovamente i propri organi per valutazioni aggiornate. Ma l'orientamento appare già chiaro nelle franche parole del presidente Pasquale Iacovella: «Prendiamo atto, dalle anticipazioni di stampa, dei risultati dell'incarico commissionato dalla Provincia. Ma sia pure con il massimo rispetto per il lavoro svolto da Kpmg, non può essere questo l'elemento dirimente ai fini delle valutazioni avviate da tempo dall'Ente d'Ambito. La perizia fotografa un aspetto della questione, ma abbiamo bisogno di un ventaglio d'informazioni più ampio, ed è quello che stanno definendo i nostri consulenti».

Secondo ciò che filtra da via Torretta, l'Ato sarebbe pronto ad avviare la costituzione di una società ex novo cui affidare la gestione entro il 30 marzo. Di sicuro al momento ci sono i costi sostenuti dai due enti per passare ai raggi X i conti di Samte: 30mila euro sono stati investiti dalla Provincia per l'affidamento a Kpmg, 35mila euro andranno ai consulenti dell'Ato Del Vecchio e Bardari.
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E il tema cruciale attira l'attenzione anche dei riferimenti sanniti in Parlamento. Il senatore di Fratelli d'Italia e sindaco di Bucciano Domenico Matera fa sentire la propria voce come già fatto sul riassetto idrico: «Condivido pienamente le perplessità palesate dall'Ente d'Ambito. Un conto è trasferire gli impianti, adempimento sancito dalla legge, altro è accollarsi una società gravata da ingentissima mole debitoria. Vorrei ricordare che l'Ato non è una monade a se stante ma un organismo che associa obbligatoriamente i Comuni, che dunque subiscono pro e contro delle scelte. Accollarsi una società con tanti e tali debiti, vorrebbe dire trasferirli in quota parte ai Comuni sotto forma di aggravi in tariffa. Esattamente ciò che bisogna evitare dopo il salasso di questi anni. Qualsiasi scelta - conclude Matera - dovrà necessariamente passare per un confronto ampio e non affrettato con i tutti i sindaci dell'Ambito. Altrimenti si rischia un nuovo gigantesco flop come quello verificatosi su Sannio Acque».
Diametralmente diverso il parere del capogruppo del Pd alla Rocca Giuseppe Ruggiero: «I vertici dell'Ato rifiuti continuano a tergiversare e a non produrre il minimo risultato da anni. Se per colpa loro dovesse saltare la ripartenza del ciclo rifiuti, la Regione dovrà necessariamente commissariare questo ente rivelatosi inutile».

Ma la seduta odierna sarà incentrata anche sulla elezione dei 3 rappresentanti della Provincia nel Consiglio dei delegati del Consorzio di bonifica Sannio Alifano. Un adempimento formale o poco più, diventato improvvisamente un crocevia di notevole interesse anche sul piano politico alla luce del ruolo da primattore del Consorzio di Bonifica nei destini futuri della Diga di Campolattaro. L'importanza della posta in palio traspare dai nomi della terna che verosimilmente scaturirà dal voto odierno. In primis il presidente stesso della Provincia Nino Lombardi, sindaco di Faicchio, in rappresentanza dei circa 500 associati vantati dal Consorzio nel centro titernino. Una scelta che ha orientato anche la contromossa conseguente del Pd: i tre consiglieri democrat, d'intesa con la segreteria provinciale, punteranno sul capogruppo Giuseppe Ruggiero. La terna sarà completata, su designazione della maggioranza, da Angelo De Filippo di Amorosi, dove aveva provato a farsi avanti, secondo indiscrezioni, anche l'ex sindaco Giuseppe Di Cerbo.
 

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