Ospedale San Pio di Benevento, adesso liste d'attesa: più light ma nodo prestazioni

Si accorciano in media di 15 giorni i tempi per i ricoveri

L'ospedale Rummo
L'ospedale Rummo
di Luella De Ciampis
Martedì 30 Gennaio 2024, 10:30 - Ultimo agg. 13:27
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Sono in fase di miglioramento le liste d'attesa al «Rummo» per quanto riguarda i ricoveri in elezione, mentre rimane ancora il nodo per alcune prestazioni ambulatoriali e diagnostiche. La riapertura dei reparti e una migliore razionalizzazione degli interventi chirurgici programmati stanno cominciando a dare i primi segnali di ripresa per l'ospedale cittadino che, tuttavia, continua a registrare difficoltà nell'erogazione di alcune prestazioni diagnostiche. L'attuale immissione in servizio di otto specializzandi di Anestesia e rianimazione, servirà sicuramente a dare un aiuto maggiore alle liste d'attesa per quanto riguarda l'attività delle sale operatorie che, dopo il periodo di quasi totale inerzia, determinato dalla pandemia, stanno riacquistando il ritmo del passato. A influire in modo negativo sulla lunghezza dei tempi di attesa, in ambito ambulatoriale e diagnostico intervengono diversi fattori, quali la carenza di macchinari negli ambulatori dell'Asl, che sta provvedendo a reintegrarli, i tetti di spesa mensili imposti alle strutture convenzionate del territorio e la mancanza di convenzionamento per alcune specialità.

Entrando nello specifico, le strutture private del territorio esauriscono il budget per le prestazioni gratuite già nei primi 15 giorni del mese, per cui hanno la possibilità di erogare le prestazioni nell'immediato, dovendo fare i conti con le somme messe in campo dalla Regione.

Quindi, per effetto delle nuove disposizioni, anche per loro i tempi di attesa non sono più brevissimi, perché i pazienti che non rientrano nel budget previsto per il mese di riferimento, se tutto va bene, vengono spostati ai primi giorni di quello successivo. Quando si ha necessità di fare presto, gli accertamenti si effettuano a pagamento. A questo punto, l'utenza si rivolge all'azienda ospedaliera e, in molti casi, va in Pronto soccorso proprio per essere sottoposta a indagini diagnostiche gratuite nell'immediato, per cui la struttura si trova a dover gestire un numero illimitato di prestazioni diagnostiche quotidiane che si aggiungono a quelle programmate.

Per fare un esempio pratico, il «Rummo» è l'unica struttura a eseguire la colonscopia in convenzione, mentre solo qualcuno dei centri privati del Sannio la eroga esclusivamente a pagamento, per un costo complessivo di poco inferiore ai 200 euro. Attualmente, l'Asl ha provveduto ad acquistare una serie di macchinari che potranno essere di aiuto per diluire l'erogazione di alcune prestazioni in ambiti diversi come la risonanza magnetica per l'ex ospedale di Cerreto Sannita, la Tac per la sede di San Bartolomeo in Galdo e una serie di mammografi dei quali era sprovvista.

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I giorni medi d'attesa per i ricoveri in elezione sono scesi in media di almeno 15 giorni rispetto al periodo precedente. Così, i 50 giorni d'attesa per la Chirurgia generale sono scesi a 41, e i 65 per ognuna delle discipline di Oncologia medica, Chirurgia vascolare, Neurochirurgia e Ortopedia sono scesi, nell'ordine, a 9, 51, 35 e 54. Invece, per effettuare una Tac bisogna attendere da un minimo di 64 giorni a un massimo di 144 giorni e per una risonanza magnetica 63; per un test cardiovascolare da sforzo di giorni ne occorrono 125; per una mammografia monolaterale 70 e per una bilaterale 58; sono necessari 77 giorni per una prima visita neurologica. In questa fase, è più evidente la linea di demarcazione netta tra gli anni che hanno preceduto la pandemia e l'ultimo periodo, tracciata dalla necessità di ridurre i tempi di attesa e di recuperare il lungo periodo in cui il lockdown, l'accorpamento dei reparti e la necessità prioritaria di reperire posti letto Covid avevano rallentato tutte le attività ospedaliere. Alla fine del 2022, la Regione Campania aveva imposto una pianificazione delle liste d'attesa, allo scopo di monitorare gli obiettivi assegnati e l'adempimento dei Lea (livelli essenziali di assistenza) a livello aziendale.

 

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