«Sant'Alfonso», al via le attività oncologiche, tandem col «Pascale»

Inizio delle attività fissato per il prossimo sei marzo

«Sant'Alfonso», al via le attività oncologiche tandem col «Pascale»
«Sant'Alfonso», al via le attività oncologiche tandem col «Pascale»
di Vincenzo De Rosa
Domenica 3 Marzo 2024, 11:41 - Ultimo agg. 11:49
4 Minuti di Lettura

Dal prossimo 6 marzo, prenderanno il via presso l'ospedale «Sant'Alfonso Maria de' Liguori» le attività oncologiche dell'Istituto nazionale tumori «Fondazione Pascale». Una notizia commentata con soddisfazione dal sindaco di Sant'Agata Salvatore Riccio; in linea con la fascia tricolore il collega di Dugenta Clemente Di Cerbo.
«Una grande opportunità», sottolineano intanto dal Movimento civico per l'ospedale, così come di «soddisfazione per la convenzione» parlano i consiglieri di minoranza di Sant'Agata che, però, polemizzando con la maggioranza, stigmatizzano come questo non rappresenti «la soluzione per l'attuazione del decreto 41/2019».

Obiettivo, quello dell'entrata in vigore di tutte le prescrizioni del dca, che resta prioritario, a leggere le reazioni, per tutti, amministratori e attivisti. «L'accordo interaziendale con l'istituto "Pascale" - spiegano dall'azienda "San Pio" - riguarda l'espletamento delle attività oncologiche, chirurgiche e cliniche.

Dal 6 marzo le attività saranno distribuite in cinque giorni e si concentreranno sui tumori della cute.

Due giorni saranno dedicati alle visite oncologiche e tre alle attività in sala operatoria. In seguito saranno implementate degenza e attività di ambulatorio». La convenzione con il «Pascale», che utilizzerà il secondo piano, con i suoi 24 posti letto, una delle tre sale operatorie e la sala di terapia intensiva, ha una valenza di due anni. L'accordo prevede inoltre l'uso congiunto del servizio di diagnostica per immagini. «L'impegno costante di questa amministrazione per la piena funzionalità del Sant'Alfonso - sottolinea il sindaco Riccio -, sta producendo un ottimo risultato. Presso il nostro ospedale inizieranno le attività oncologiche, chirurgiche e cliniche dell'istituto Pascale. La piena sinergia tra le due strutture ospedaliere è un primo passo per attivare appieno anche le altre prestazioni sanitarie previste dal Piano aziendale del "San Pio". Questo primo risultato non distoglierà la nostra attenzione, che sarà massima, per la piena attuazione del decreto 41».

Video

Anche il sindaco Clemente Di Cerbo ricorda l'importanza del decreto 41 ma non manca di salutare con favore l'avvio delle attività. «Al netto della necessità di tenere alta l'attenzione su tutte le problematiche che vive la struttura, questo rappresenta un passaggio importante - sostiene - anche rispetto agli impegni che la Regione aveva assunto con il territorio. La speranza è che questo possa essere foriero di altre iniziative che portino quanto prima all'attuazione del decreto 41. Va inoltre sottolineato come grazie a queste nuove prestazioni, Sant'Agata possa diventare punto di riferimento per la nostra area interna e per Terra di Lavoro, anche alla luce dei lavori per il completamento della Fondo Valle Isclero». «L'accordo interaziendale rappresenta una grande opportunità per il territorio e per il "de' Liguori" - il commento del Movimento civico -. Resta da attuare il dca 41/2019 in base a quanto disposto dalla Regione e dalla dirigenza ospedaliera. Chiederemo delucidazioni in merito al presidente della Regione e alla manager Morgante. Attendiamo anche la risposta del sindaco alla nostra richiesta, circa l'attuazione del decreto».

Particolarmente polemici i gruppi di minoranza Pd e Dei Goti: «Abbiamo fatto appello, tante volte, alle istituzioni affinché venissero affrontati temi come quello della sanità, sia ospedaliera del "Sant'Alfonso" che territoriale, come quella dei 118 demedicalizzati. Questo perché ci si rendesse conto del "rischio concreto" di interruzione di pubblico servizio e della fine del "Sant'Alfonso", decretata dal disimpegno e disinteresse generale e dall'abbandono di una priorità, affinché si lottasse per l'attuazione del dca 41/2019. Sebbene ci possa essere soddisfazione da parte di tutti, compresi noi, per la convenzione, è noto che questo passaggio non è la soluzione per l'attuazione del dca, non è certamente equivalente ad avere un ospedale funzionante a pieno regime».

© RIPRODUZIONE RISERVATA