Miasmi e malesseri a Sassinoro:
«Via da qui il compost»

Miasmi e malesseri a Sassinoro: «Via da qui il compost»
di Luella De Ciampis
Domenica 28 Agosto 2022, 11:00
3 Minuti di Lettura

Il direttivo del «Centro promozione sociale anziani» di Sassinoro scrive a enti e istituzioni, nazionali e regionali per riaccendere i riflettori sui miasmi provenienti dall'impianto di compostaggio di Sassinoro, chiedendone la chiusura e la delocalizzazione in un luogo più idoneo. A sottoscrivere il documento, inviato ai presidenti della Repubblica e della Regione Campania, agli assessori alla sanità e all'ambiente regionali, al prefetto, al presidente della Provincia, al procuratore della Repubblica di Benenevento, al Consiglio di Stato, al Tar Campania, all'Arpac e al sindaco di Sassinoro, è il direttivo del centro anziani, costituito dal presidente Arturo Conte e da Domenico Gagliardi, Paolino Apollonio, Nicola Altieri e Alberto Noè Di Sisto.

«La realizzazione dell'impianto si legge nella missiva doveva garantirne la perfetta funzionalità, escludendo qualsiasi ricaduta negativa sul territorio.

Così non è stato perché, da quando l'impianto è in funzione si registrano esalazioni malsane che rendono irrespirabile l'aria a chilometri di distanza. L'economia locale sta subendo gravi danni provocati dal fatto che, le famiglie con bambini e genitori anziani che avevano scelto di soggiornare in queste zone per godere dell'aria pura che caratterizza le nostre colline, sono state costrette a ridurre drasticamente i tempi di permanenza in paese, valutando un abbandono definitivo dell'area se la situazione non dovesse migliorare. Non è pensabile accettare un così radicale scadimento della qualità della vita destinato a insidiare la salute di persone anziane, alcune delle quali con patologie di tipo respitorio». Per questo, l'associazione di promozione sociale chiede alle istituzioni e agli organi competenti di intervenire per decretare l'interruzione immediata di ogni attività dell'impianto, di contrada Pianelle, di proprietà della New Vision srl, provvedendo a localizzarlo in un sito più idoneo, nel rispetto degli standard di sicurezza ambientale. 

Video

«Negli ultimi mesi - dice Domenico Gagliardi, che ha esercitato la professione medica per oltre 40 anni - molte persone hanno accusato disturbi a carico dell'apparato gastroenterico, riconducibili ai miasmi provenienti dall'impianto che, in alcune zone, sono molto più intensi e persistenti». Sassinoro è un piccolo borgo ai confini con il Molise, conosciuto da sempre per le sue sorgenti, l'aria pulita, le bellezze naturali, i percorsi di montagna, il fiume Tammaro, i torrenti Riofratto e Sassinora e per la genuinità dei prodotti delle sue campagne. «La sua modesta economia scrive il direttivo dell'aps basata sul turismo di ritorno dei villeggianti provenienti da Benevento, Napoli e Roma, che ripopolano il paese nei mesi estivi, viene compromessa dall'impianto, realizzato a ridosso del fiume Tammaro, nelle immediate vicinanze di abitazioni e di attività produttive di tipo alimentare. La struttura è stata da sempre oggetto di contestazione da parte della popolazione locale che temeva il prevedibile impatto deleterio sulla salubrità dell'ambiente ma la Regione e il Consiglio di Stato, riformando la sentenza del Tar, ne hanno consentito la realizzazione». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA