Smog, tregua finita a Benevento:
le polveri sottili tornano alle stelle

Smog, tregua finita a Benevento: le polveri sottili tornano alle stelle
di Paolo Bocchino
Giovedì 25 Aprile 2019, 15:00
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Il lungo inverno delle polveri sottili non è ancora terminato. Proprio mentre ci si accinge a riporre in soffitta, si spera definitivamente, guanti e cappotti, l'inquinamento atmosferico in città torna a farsi sentire. E lo fa con una virulenza inaspettata. Valori elevatissimi di polveri Pm 10 e Pm 2,5 sono stati rilevati ieri e martedì dalle centraline di via Mustilli e Santa Colomba. Tassi di contaminazione che sono andati ben oltre i limiti di tollerabilità riaprendo una problematica che sembrava assopita anche alla luce dei precedenti storici. Era dal 2 aprile che non si registravano sforamenti dopo un inverno flagellato dalle alte concentrazioni di smog con relative chiusure al traffico veicolare in centro. L'ultimo della serie data domenica 7 aprile, cascame delle intemperanze certificate dalle postazioni Arpac tra il 30 marzo e il 2 aprile. Da quel momento le antenne di rilevamento non avevano captato più alcuna violazione e il ciclo positivo sembrava essersi stabilizzato.
 
A porre fine al trend virtuoso hanno provveduto i valori accertati dall'Agenzia regionale per l'ambiente negli ultimi due giorni: Pm 10 e Pm 2,5 ampiamente oltre soglia e addio tregua. Martedì la centralina collocata nei pressi dello stadio a Santa Colomba ha chiuso il bilancio giornaliero con 94 microgrammi di Pm 10 contro un massimo consentito di 50 microgrammi. Oltre il lecito anche le polveri Pm 2,5 a quota 27 (la soglia di tollerabilità giornaliera è fissata a 25 microgrammi per metro cubo d'aria). E non è andata meglio in centro. La sentinella ambientale di via Mustilli ha captato 73 microgrammi di Pm 10 e ben 30 di Pm 2,5, ancora una volta oltre i limiti di legge. Valori che bisogna considerare rappresentano la media delle ventiquattro ore e risultano persino sottodimensionati rispetto alla incidenza che può avere il fenomeno in determinati momenti della giornata.

Restando a martedì ad esempio impressiona apprendere che alle 19 in via Mustilli si respiravano 138 microgrammi di particelle dannose, ovvero quasi tre volte più del limite massimo consentito. E non si è trattato di un picco episodico dal momento che oltre i 100 microgrammi si è rimasti ininterrottamente dal primissimo pomeriggio fino alle 21. Una ulteriore conferma è arrivata poi ieri dalla lettura dei resoconti in tempo reale pubblicati dall'Arpac che hanno attestato il protrarsi delle elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici fin dalle ore del mattino. Emblematico del resto l'indicatore sintetico attribuito nella homepage dell'Agenzia all'aria respirata in città nelle ultime ore: segnale rosso «Scadente» per Santa Colomba, addirittura viola, «Molto scadente», per via Mustilli, penultimo grado di gravità prima del definitivo «Pessima».

Come reagirà Palazzo Mosti alla inattesa ricomparsa delle polveri? Complice il particolare momento festivo al momento non si hanno notizie di provvedimenti di chiusura al traffico adottati dal primo cittadino Clemente Mastella. L'amministrazione comunale fin qui ha sempre sposato la linea della massima cautela procedendo allo stop anche in presenza di singoli sforamenti. Trattandosi di un bis in due giorni è dunque prevedibile che la serrata possa trovare posto in una nuova ordinanza sindacale da attuare già nella giornata di domenica. Il responso ufficiale non lo si conoscerà comunque prima di domani stante la chiusura odierna degli uffici.
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