Soste negli stalli per disabili. I vigili: «Ora tolleranza zero»

Nel mirino anche i cosiddetti furbetti del pass disabili

Soste negli stalli per disabili
Soste negli stalli per disabili
di Giuseppe Di Martino
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 10:50
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Parcheggi negli stalli dei disabili al setaccio. Partito il giro di vite della polizia municipale per stanare i casi di violazione che si sono sensibilmente moltiplicati negli ultimi tempi. «Vanno intensificati, con immediatezza, i controlli sui parcheggi riservati ai disabili, nonché sui veicoli in sosta davanti agli scivoli e ai marciapiedi, procedendo con l'adozione dei provvedimenti richiesti», recita la richiesta inviata al comandante della municipale, Fioravante Bosco, dal sindaco Clemente Mastella, che ha anche chiesto di effettuare analoghi controlli sui parcheggi rosa, venti spazi di sosta riservati ai veicoli di donne in stato di gravidanza o genitori con bambini di età non superiore ai due anni. Già da ieri mattina, quindi, in vari punti della città, i vigili urbani hanno emesso 36 multe, di cui 8 per occupazione impropria dello stallo disabile, due per parcheggio non consentito su stallo rosa, con conseguente decurtazione di 32 punti in totale sulle patenti degli automobilisti indisciplinati e tre rimozioni auto.

«È una prassi consolidata che dobbiamo definitivamente spezzare. Negli anni a Benevento spiega Bosco si sono moltiplicati i rilasci e il risultato è che ci troviamo molte vetture con il contrassegno in zona vietata e pochi casi reali di persone disabili che ne beneficiano».

Nel mirino, dunque, anche i cosiddetti furbetti del pass disabili. Dagli accertamenti non semplici sui contrassegni falsi o su chi ne fa un uso scorretto fino alla verifica sulla regolarità degli stalli di sosta, i caschi bianchi nei prossimi giorni effettueranno controlli a tappeto per sanzionare i comportamenti non rispondenti alle norme del codice della strada e per migliorare la mobilità delle persone con disabilità.

«Come già segnalato dall'Anmic (l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, ndr) di Benevento al prefetto Carlo Torlontano, ho già inviato copie di tutti i verbali che sono stati prodotti negli ultimi sei mesi, e sono tanti precisa Bosco . Ci sono troppi pass per invalidi in città che non dovrebbero essere validi poiché sono intestati a persone decedute o vengono utilizzati in maniera impropria. Il problema è coglierli mentre compiono l'infrazione. Molti lavoratori che arrivano dalla provincia o di Benevento utilizzano lo stallo per disabili per prestare servizio. In qualche caso ci siamo resi conto e abbiamo sanzionato. Inizieremo un nuovo giro di verifiche e saremo intransigenti».

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Nel Sannio, sono circa 2.500 i pass per disabili rilasciati per 500 stalli attivi in città, di cui 50 nominali. Un problema in più per gli uomini del comando di via Santa Colomba, al netto della già segnalata mancanza di organico e del restante lavoro quotidiano da portare a termine in strada legato al maltempo, alle buche, agli incidenti stradali e alla movida violenta. Ecco perché il provvedimento emesso dal sindaco Mastella, che ha richiamato in servizio anche i 7 operatori che stanno effettuando 12 ore settimanali presso altri enti locali della provincia, permetterà al comandante Bosco di avere qualche unità in più per il presidio delle strade del capoluogo. Infatti, con i 3 assunti dal primo dicembre, sono saliti a 32 gli operatori in organico, sempre però al di sotto del fabbisogno cittadino, che ammonterebbe a 80 unità.

«Siamo impegnati tutti i giorni - continua Bosco - sulla questione delle violazioni al codice della strada, che ritengo siano le più odiose, e cioè l'occupazione abusiva degli stalli riservati ai portatori di handicap, la sosta sugli attraversamenti pedonali, sulle fermate degli autobus urbani e in corrispondenza degli incroci». A suo avviso «purtroppo in città non decolla il rispetto delle norme del Codice ma in primis il rispetto delle persone più deboli. È una questione culturale che può essere corretta solo con il ritorno dell'insegnamento dell'educazione civica sin dalla scuola elementare».
 

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