Sviluppo sostenibile, via alla missione
comunità energetiche rinnovabili

Sviluppo sostenibile, via alla missione comunità energetiche rinnovabili
di g.d.m.
Giovedì 20 Ottobre 2022, 07:31 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 15:29
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Sostenibilità economica, sociale e ambientale non come semplici concetti bensì come obiettivi da perseguire giorno per giorno. Questi i temi al centro del seminario «Le scelte decisionali per la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili» svoltosi ieri all'Unisannio nell'ambito del «Festival dello sviluppo sostenibile», che si propone di sensibilizzare e mobilitare le giovani generazioni e le istituzioni sulla cultura della sostenibilità. La giornata di lavori, promossa dalla «Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile, è stata l'occasione per analizzare le prospettive nel settore energetico, gli aspetti tecnici dei differenti impianti, le valutazioni di natura giuridica nonché gli elementi di sostenibilità finanziaria delle diverse fonti. «Per realizzare tale disegno spiega Maurizio Sasso, professore di tecnologie delle fonti rinnovabili dell'Unisannio è necessario superare gli ostacoli allo sviluppo delle energie alternative, soprattutto per la realizzazione di impianti eolici. Altro limite alla diffusione di tecnologie di sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili è l'ostilità dei cittadini».

Di qui la scelta di puntare sulle Comunità energetiche rinnovabili, definite un insieme di utenze energetiche localizzate in una determinata area di riferimento in cui gli utilizzatori finali decidono di effettuare scelte comuni per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, attraverso una compartecipazione attiva dei cittadini e la condivisione delle scelte e dei vantaggi legati all'esistenza di impianti di conversione energetica. «I vantaggi di una comunità energetica locale prosegue Sasso - porterebbe al risparmio dei costi energetici, attualmente in incremento, il contrasto alla povertà energetica con la partecipazione dei cittadini vulnerabili e a basso reddito nonché l'attrazione verso aree interne a rischio spopolamento per cittadini e imprese che potrebbero beneficiare di energia pulita».

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Ai numerosi studenti che ieri hanno preso parte al seminario di approfondimento il rettore dell'ateneo Gerardo Canfora ha voluto lanciare un messaggio chiaro. «Diventa necessario intervenire subito - dice - perché il tempo che abbiamo a disposizione per cambiare radicalmente direzione si sta drasticamente riducendo.

Non credete a chi vi propone soluzioni semplici a problemi complessi. È necessario lavorare contemporaneamente su più fronti: quello delle tecnologie, delle leve economiche, delle semplificazioni legislative ma anche quello della consapevolezza e dei comportamenti, singoli e collettivi». La priorità d'azione, quindi, è legata alla sostituzione dei combustibili tradizionali con altre forme di energia primaria, promuovendo l'energia rinnovabile in tutte le sue forme con particolare riferimento al solare termico e fotovoltaico, all'eolico e allo sfruttamento delle biomasse. Un intervento da sviluppare anche nella pubblica amministrazione, piegata in due dal caro bollette, e alle prese con un piano austerity da economia di guerra. «Stiamo mettendo in campo tutta una serie di misure per poter far fronte a una problematica che riguarda tutti - dice l'assessora al Bilancio, Maria Carmela Serluca -. Noi come pubblica amministrazione dobbiamo cercare di ridurre costi diventati ormai insostenibili. In questi giorni stiamo valutando la possibilità dello smart working per i dipendenti pubblici, l'accorpamento di qualche ufficio e con l'energy manager stiamo portando avanti dei seminari con i dipendenti pubblici per poterli sensibilizzare su questo tema».

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