Svolta a Pacevecchia: ritorno tra i banchi dopo quattro anni d'attesa

Taglio del nastro dopo la ristrutturazione del plesso che ospita elementari e infanzia

Svolta a Pacevecchia ritorno tra i banchi dopo 4 anni d'attesa
Svolta a Pacevecchia ritorno tra i banchi dopo 4 anni d'attesa
di Antonio Martone
Lunedì 18 Settembre 2023, 08:48 - Ultimo agg. 10:16
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Dopo quattro anni d'attesa, riapre la scuola primaria e dell'infanzia di via Cristoforo Ricci, a Pacevecchia. Prende il via alle 8, infatti, la cerimonia d'inaugurazione del plesso, totalmente ristrutturato. E sarà un giorno di festa per tutto il quartiere. Il taglio del nastro mobiliterà le presenze del sindaco Clemente Mastella, dell'assessore alle opere pubbliche Mario Pasquariello, del consigliere delegato all'istruzione Francesco Farese, oltre a esponenti del mondo della scuola, in primis il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo «Federico Torre» Edoardo Citarelli. Il parroco di Santa Maria della Pace, don Teodoro Rapuano, officerà il rito della benedizione.

Per quattro anni, dunque, i bambini del popoloso rione sono stati costretti a trasferirsi presso la scuola Capodimonte per svolgere l'attività didattica. Una soluzione d'emergenza, che ha determinato polemiche, disagi e grossi sacrifici per le famiglie costrette agli spostamenti, non sempre agevoli oltre che onerosi, con auto o con mezzi pubblici e, in qualche occasione, con l'utilizzo di scuolabus.

Il calvario è iniziato nel settembre del 2019, con la chiusura decretata dopo dei sopralluoghi effettuati dai tecnici ministeriali per ragioni di sicurezza, in quanto la struttura non rispondeva alla normativa in vigore sia sul piano sismico che per quanto attiene i carichi verticali. Insomma, una scuola a forte rischio sicurezza. I lavori eseguiti presso l'istituto di Pacevecchia, finanziati dal Ministero dell'Istruzione, hanno consentito un adeguamento e consolidamento strutturale che, mediante pilastri d'acciaio utili ad assorbire eventuali azioni orizzontali anche di ordine sismico, ha permesso il raggiungimento dei parametri anti-scosse previsti dalle norme.

Sostituiti, inoltre, gli infissi e la pavimentazione, oltre all'adeguamento degli impianti e all'ammodernamento dei sistemi video e d'illuminazione che consentiranno a ragazzi, docenti e operatori scolastici di poter studiare e lavorare in un ambiente funzionale, moderno e sicuro. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a 900mila euro. L'impresa esecutrice è stata la «Pisaniello costruzioni srl» di San Martino Valle Caudina. Venerdì scorso, il Comune ha provveduto anche a far effettuare lavori di bitumazione di via Cristoforo Ricci e dello slargo utilizzato come parcheggio.

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«Il rispetto del cronoprogramma dei lavori fissato e la conseguente riapertura della scuola di Pacevecchia - ha detto il sindaco Clemente Mastella - sottopongono al silenzio quanti ritenevano che il plesso sarebbe rimasto abbandonato al proprio destino e non sarebbe stato più aperto. Persone che per mesi hanno alimentato polemiche del tutto inutili. La verità è che ho preferito il quasi linciaggio delle famiglie, pur di garantire la sicurezza dei ragazzi e degli insegnanti e di quanti operano nelle scuole. Invito alla cerimonia tutte le famiglie del quartiere, che è stato sempre al centro della nostra attenzione». A suo avviso, inoltre, «va ricordato che Benevento è una città ad alta sismicità. Apriremo altre scuole e ne faremo anche di nuove. Ma attenzione, se non si incrementano le nascita è inutile».

Anche il parroco don Teodoro Rapuano mette in risalto i vantaggi legati alla riapertura del plesso di via Ricci: «Una conquista sotto tutti i punti di vista, che pone fine al lungo periodo di criticità e sancirà l'inizio di una nuova fase a livello sociale. Tutti, dagli abitanti alle autorità, devono credere nelle enormi potenzialità di Pacevecchia. Con la riapertura della scuola si porta a termine un polo educativo e formativo non indifferente, composto da parrocchia, campo di rugby, oratorio di quartiere, campo di calcetto, scuola calcio, Centro "La Pace" e servizio delle suore ai sordomuti. Mettendo insieme tutte queste risorse, c'è un'offerta straordinaria che va apprezzata e adeguata. Ringrazio chi si adopera per tenere in vita queste attività, ma è sempre più difficile trovare le persone che contribuiscono a tenerle in piedi a livello di volontariato».
 

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