Vittime di violenza libere dal bisogno
con i voucher per casa, figli e istruzione

Vittime di violenza libere dal bisogno con i voucher per casa, figli e istruzione
di Giuseppe Di Martino
Venerdì 14 Ottobre 2022, 08:25 - Ultimo agg. 15 Ottobre, 21:18
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Un programma di interventi in materia di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne e dei loro figli, anche diversamente abili, e a favore delle vittime del femminicidio. L'assessore alla Politiche sociali del Comune di Benevento, Carmen Coppola, ha annunciato ieri il nuovo protocollo, pianificato dalla Regione Campania con delibera di giunta 429 del 3 agosto scorso, che punta a fornire un supporto concreto e adeguato alle vittime di violenza di genere nel tortuoso percorso per la fuoriuscita dal circuito della violenza. In particolare, viene disposta l'erogazione di voucher spendibili per interventi finalizzati all'inserimento e all'inclusione socio-lavorativa dei beneficiari. «Da tempo siamo impegnati nella campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne spiega Coppola e l'amministrazione e è sempre attenta alle opportunità dei bandi promossi sia da Regione e altri enti». 

Due le linee di intervento assistenziale previste.

La prima è l'erogazione di un voucher, di importo massimo di 6.000 euro, a copertura totale o parziale delle spese sostenute in relazione alla necessità di sostegno abitativo, oltre che di formazione e reinserimento lavorativo, attraverso corsi di istruzione e formazione e accompagnamento della donna nel percorso di fuoriuscita dalla violenza. La seconda, invece, dispone di un assegno, di massimo 2.500 euro, sempre a copertura totale o parziale per le spese sostenute relative agli interventi cui fa riferimento la legge regionale 34/2017, ovvero in favore dei figli delle donne vittime di violenza. Tale contributo, per ciascun figlio, può essere impiegato per interventi tesi al completamento del percorso scolastico e formativo o per percorsi e tirocini formativi finalizzati all'inserimento e all'inclusione socio-lavorativa.  

Un'occasione importante, quindi, per offrire, a chi ha subito soprusi, delle strade alternative attivando un preciso piano di politiche di autonomia lavorativa e abitativa. Eppure, prosegue Carmen Coppola, «le denunce sono ancora sottostimate rispetto alla portata della problematica e credo che sia legato al fatto che la vergogna e la paura rappresentino dei motivi ostativi oltre alle difficoltà economiche che vedono queste donne prive di mezzi di sostentamento in cui vengono ridotte. In tal senso questa misura assistenziale potrebbe essere un buon incentivo alla denuncia. Inoltre, grazie all'iniziativa del privato e all'impegno del Comune e di altre istituzioni pubbliche, abbiamo creato una importante presenza di presidi locali fatta di reti e di servizi di contrasto alla violenza contro le donne, che vedono la presenza in città di una casa per donne vittime di violenza e un centro anti-violenza con i quali l'ambito sociale B1 ha formalizzato e rafforzato negli anni una fattiva collaborazione nel sostegno alle vittime di violenza».

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Nel futuro prossimo dell'assessorato prevista anche la collaborazione con l'universo associazionista locale, per favorire e promuovere nuove iniziative in vista della «Giornata contro la violenza sulle donne» del prossimo 25 novembre. «Insieme alla Consulta delle donne e alle associazioni presenti sul territorio sono previste una serie di iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a questo problema così presente sul territorio, in modo particolare in questi ultimi anni. Partiremo a novembre con una serie di incontri per sensibilizzare la comunità su un tema ancora tristemente presente sulle pagine di cronaca» conclude l'assessora Coppola.

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