La Mafia non è più quella di una volta

La Mafia non è più quella di una volta
Domenica 16 Agosto 2020, 12:35
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Cara Rai, ti scrivo per chiederti di mandare in onda il film di Franco Maresco: “La Mafia non è più quella di una volta”. Da anni, fuori dal linguaggio ufficiale, Maresco produce opere che non sono identificabili col cinema italiano e per questo risultano incongrue, ma ci fossero ancora Elio Petri e Marco Ferreri ne sarebbero felici. Maresco riesce a mescolare l’eco dell’ironia da Monty Python e l’immobilismo siciliano, quell’essere – sciascianamente – con difficoltà, raccontandoci l’estremo che non vediamo. In solitudine e lontano da Roma – e me ne andavo da questa Roma cinematografara – dimostra che si può fare un cinema non pettinato. La censura che Maresco sta subendo ridicolizza l’intera cultura italiana, che già ha poco di cui vantarsi. Cattiva distribuzione, tu cara Rai che ti sfili, e il silenzio intorno. Sarebbe bello che un funzionario o un usciere prima di mandarlo in onda gli rispondesse che ha sbagliato a credere nell’azienda e che, come interno al Palazzo e con le garanzie della griffe Rai, non è adatto. E a seguire, si veda Carmelo Bene che dice a Giancarlo Dotto: Ma che ci vai a fare in Rai?
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