A Palazzo reale ecco le visioni di Biberstein

Il ritorno dell'arte contemporeanea nella Reggia

Biberstein
Biberstein
di Lidia Luberto
Martedì 11 Aprile 2023, 08:03
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La Reggia riapre le porte alle rassegne di arte contemporanea con una mostra personale dedicata a Michael Biberstein - Beyond. Un ritorno atteso, questo dell'arte contemporanea che, peraltro, negli spazi del Palazzo, dalla collezione Terrae Motus in poi, ha sempre trovato ospitalità, almeno fino al 2019. Da allora, anche a causa delle restrizioni del Covid, non se ne sono più tenute se si escludono alcuni pezzi proposti all'interno della recente rassegna «Frammenti di Paradiso».

Oggi, poi, la novità è che l'iniziativa è frutto del bando di valorizzazione partecipata relativo al primo semestre del 2023. Si tratta di uno strumento di condivisione, sperimentazione, creazione e innovazione di contenuti culturali, che il museo ha adottato da qualche mese per dare la possibilità a istituti di ricerca, università, centri di formazione, operatori culturali, cooperative, fondazioni, associazioni e altri soggetti senza scopo di lucro di presentare proposte che prevedano attività di fruizione culturale e valorizzazione fisica o virtuale del patrimonio, momenti di aggregazione, utilizzo di espressioni artistiche e creative all'interno del Palazzo reale, nel Parco o all'Acquedotto carolino.

Ognuna delle proposte, da inviare entro termini di volta in volta ben stabiliti, viene approfonditamente vagliata e selezionata dal Comitato scientifico del Museo.

Come è successo, appunto, per la personale, a cura di Marina Guida, che verrà inaugurata domenica 16 aprile. La mostra, organizzata in collaborazione con la Galleria Giorgio Persano di Torino, sarà aperta al pubblico fino al 5 giugno negli Appartamenti della Regina. La visita è inclusa nel costo ordinario del biglietto di ingresso al Museo. È la prima volta che i lavori dell'artista svizzero (scomparso nel 2013) sono esposti in Italia in uno spazio istituzionale. E per questa occasione sono state selezionate grandi tele che rimandano a luoghi onirici, stranianti ed eterei che sembrano emergere da una fitta nebbia: un invito a guardare oltre, una mostra immersiva dove ad essere protagonista è l'enigma della percezione.

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Il progetto artistico trova, così, nella Reggia il sito ideale: «La maestosità e l'eclettismo della sede espositiva, dove confluiscono richiami a discipline d'ogni tempo dall'alchimia, alla teosofia, all'astronomia, alla botanica, diventa funzionale spiegano gli organizzatori - al progetto espositivo, indicando al visitatore un percorso iniziatico». Mentre, l'esposizione di Beyond appare proprio come «un omaggio alla più segreta anima della Reggia, straordinario simbolo di bellezza e sapienza, un'esortazione a un viaggio nei paesaggi della mente, per riuscire a vedere oltre il visibile».
Mettendo in scena paesaggi mentali, spazi atmosferici, spiragli di luce e rari accenni di colore simili a vortici, Beyond spinge il visitatore ad attraversare le superfici dei dipinti nel tentativo di cogliere quanto c'è dietro a ciò che emerge come un cielo uggioso, cupo, ma al contempo intriso di un'atmosfera elettrica, un'energia luminosa.

Come sottolinea la curatrice Marina Guida nel testo critico che accompagna l'esposizione: «È un processo creativo innestato sulla capacità di sottrazione dell'orpello visivo quello di Biberstein, che mira all'essenza del concetto mediante un attento lavoro di azzeramento dell'elemento inessenziale, sia esso iconico o mentale». Insomma, l'artista sceglie di sottrarre, piuttosto che aggiungere. Sottrae forma, contorno, persino la figura, «quasi a richiamare il carattere mistico e meditativo della pittura». Peraltro, le chiavi di lettura sono molteplici, «tante quante sono gli strati pittorici che si sovrappongono e si estendono sulle tele, a realizzare - sottolineano gli organizzatori - scenari a metà fra un sentire meditativo e uno sforzo immaginativo che prende forma nell'occhio, per farsi strada nella mente e spingersi oltre questa».
 

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