Accordo Comune-Acer per il restyling
dei cortili del quartiere Acquaviva

Accordo Comune-Acer per il restyling dei cortili del quartiere Acquaviva
di Daniela Volpecina
Martedì 20 Settembre 2022, 08:11 - Ultimo agg. 12:16
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Quartiere Acquaviva, c'è l'accordo tra le istituzioni. Il Comune di Caserta finanzierà il restyling dei cortili delle case popolari di via Trento grazie ad un accordo che verrà stipulato entro metà novembre con l'Acer (Agenzia campana per l'edilizia residenziale già ex Iacp). È quanto è emerso ieri mattina in occasione del tavolo convocato in Curia dal vescovo Monsignor Pietro Lagnese e al quale hanno partecipato anche Elpidio Pota, segretario della fondazione Casa Fratelli Tutti, don Gianmichele Marotta dell'Ufficio per i problemi sociali, i parroci don Antonello Giannotti e don Andrea Campanile della chiesa Nostra Signora di Lourdes e del santuario di Sant'Anna, il consigliere comunale Massimiliano Palmiero, Virginia Crovella, Vincenzo Fiano e Pino Romanelli del comitato Città Viva, Pina Di Giacomo, in rappresentanza dei residenti di via Trento. È intervenuto telefonicamente invece il presidente di Acer Campania, David Lebro.

Un incontro particolarmente atteso dai cittadini e fortemente voluto dal vescovo per avviare un percorso istituzionale comune sul futuro di uno dei quartieri più popolosi della città. Tra gli obiettivi del tavolo c'è infatti quello di cristallizzare in risultati tangibili lo sforzo messo in campo dai residenti per contrastare il degrado e l'emarginazione che regnano da anni su questo territorio e che ha raggiunto il picco lo scorso mese di febbraio con l'arresto per spaccio di sei giovani del rione. «È da allora, infatti, - fa notare Virginia Crovella - che si è rafforzato un percorso di protagonismo dei cittadini che le istituzioni hanno il dovere di sostenere e raccogliere.

Ed è da qui che ha mosso i primi passi una rete sociale oggettivamente molto forte composta da scuole, associazioni, chiesa e Comune».

«Questo tavolo ha dichiarato nel suo intervento Monsignor Lagnese dovrà essere uno strumento di verifica, sinergia, collaborazione e co-progettazione degli interventi che verranno realizzati». L'amministrazione comunale è risultata beneficiaria di un importo di 14,5 milioni di euro per il restyling del quartiere nell'ambito del Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare) che comprende una serie di interventi. Tra questi le associazioni hanno chiesto e ottenuto che fosse inserita anche la riqualificazione dei cortili delle case popolari di via Trento che oggi versano in uno stato di estremo abbandono perché privi di manutenzione da quasi trent'anni. Il Comune, nel corso del tavolo, ha confermato infatti la volontà di effettuare questo intervento, inserendo una piccola quota per i cortili ma a condizione che Acer accetti di stipulare un atto giuridico con il quale cede all'Ente l'utilizzo di questi spazi. Una condizione accolta dal presidente Acer che ha confermato la disponibilità dell'Agenzia a sostenere questo percorso e a firmare un accordo affinché i cortili possano rientrare nella disponibilità del Comune e beneficiare così dei fondi ministeriali. Tutto ciò entro quarantacinque giorni, prima cioè che venga redatto il progetto esecutivo. 

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Già programmato intanto per mercoledì alle ore 16 il primo sopralluogo tecnico nei cortili delle case popolari per una prima stima dei costi necessari per il restyling. «Con i Pinqua e la riqualificazione dei cortili - ha fatto sapere nelle ore successive all'incontro il sindaco Carlo Marino - puntiamo ad accrescere la vivibilità del quartiere, facendo perno anche sull'ascolto della cittadinanza. A breve organizzeremo infatti anche un incontro pubblico per confrontarci con il quartiere sulle progettualità successive».

Il tavolo istituzionale tornerà a riunirsi anche nei prossimi mesi per affrontare numerose altre vicende che interessano il quartiere. Tra queste l'adesione dei condomini delle case popolari al superbonus 110%, la valorizzazione a uso sociale di uno degli immobili Acer attualmente inutilizzati e la messa a sistema dei beni comuni del quartiere attraverso la stipula di un patto di collaborazione. 

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