Adeguamento antisismico,
una variante per il nuovo Policlinico

Adeguamento antisismico, una variante per il nuovo Policlinico
di Claudio Coluzzi
Domenica 14 Novembre 2021, 11:38 - Ultimo agg. 18:48
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Una variante integrativa al progetto del Policlinico di Caserta, annunciata dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Il timore è che l'opera, in cantiere da 25 anni, possa subire ulteriori ritardi.

«Non è così - spiega il rettore dell'Università Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, ente committente - si tratta di un intervento che coglie un'opportunità ed è dovuto alla lungimiranza del presidente De Luca».
La decisione è frutto di un incontro svoltosi nei giorni scorsi tra De Luca e Nicoletti, nel corso del quale si è preso in esame lo stato di avanzamento dei lavori e si sono valutate le nuove normative antisismiche. «È bene chiarire subito che non ci saranno nè stop nè ritardi - aggiunge Nicoletti -, così come previsto, in 14 mesi saranno consegnate le opere necessarie alla didattica dell'Uni Vanvitelli e nei successivi 12 mesi saranno operativi i locali destinati all'assistenza sanitaria. Anzi, il fatto che il Governatore abbia voluto questo incontro, che si è protratto per oltre un'ora, dimostra la sua volontà di portare avanti nel più breve tempo possibile il Policlinico. Questo perchè è fermamente convinto che si tratti di una struttura di vitale importanza, non solo per la provincia di Caserta, ma per l'intero territorio regionale, in quanto inserisce in una più ampia rete didattica e assistenziale».

E il rettore Nicoletti entra ancor più nel dettaglio della natura dell'intervento quando aggiunge: «Non si tratta di adeguamenti richiesti necessariamente, il progetto era completo anche senza.

Il punto è che ci sono nuove norme antisismiche e ci sono fondi a disposizione per migliorare la sicurezza in caso di eventuali sollecitazioni sismiche. Stiamo parlando dei fondi del Pnrr: verranno utilizzati quelli per apportare delle modifiche al progetto in grado di attuare misure antisismiche più stringenti e più funzionali alla tenuta statica del Policlinico in caso di eventi sismici anche di notevole entità». 

Il Policlinico di Caserta, la cui prima pietra risale addirittura al 2005, ha una lunga storia di ritardi e rallentamenti dei lavori, di problemi burocratico-amministrativi, di intoppi finanziari. Il tutto sbloccato «di nuovo» nei mesi scorsi, si spera in via definitiva. Quindi viene da chiedersi di quale entità sarà l'integrazione progettuale e cosa comporterà.

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«Nei prossimi giorni avrò un incontro con i progettisti - aggiunge il rettore Nicoletti - e valuteremo nel dettaglio gli interventi necessari all'adeguamento anti sismico, ma ripeto si tratta di un valore aggiunto in sicurezza in caso di calamità naturale e, siccome la sicurezza non è mai troppa, abbiamo colto di buon grado l'iniziativa della Regione Campania. Anche dal punto di visto delle somme necessarie non posso essere preciso in questo momento, certamente stiamo parlando di un investimento consistente, nell'ordine di diversi milioni e che verrà messo a disposizione dalla Regione, attingendo ai fondi del Pnrr destinati al nostro territorio».

Università della Campania e Regione impegnate nel rush finale, quindi, anche se la travagliata storia del Policlinico insegna a non abbandonarsi a facili certezze. «Per quanto riguarda gli imprevisti incrociamo le dita, noi stiamo facendo di tutto per pianificare e ultimare finalmente il Policlinico. Personalmente spero di riuscire a prendere in consegna nell'ambito del mio mandato la struttura. Per me sarebbe una soddisfazione personale, per la collettività un grande passo avanti nell'assistenza sanitaria e nella didattica». 

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