Aversa: affitti alloggi non riscossi, pagheranno due ex sindaci

Il Comune di Aversa
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Martedì 21 Novembre 2023, 09:14 - Ultimo agg. 11:35
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Due ex sindaci e due ex dirigenti del Comune di Aversa si sono visti chiedere in queste settimane le somme che, secondo la Corte dei Conti, non hanno provveduto a far riscuotere dagli occupanti degli alloggi comunali di via San Lorenzo negli anni passati. Prima di essere mandati a casa dopo la mancata approvazione del bilancio preventivo per il 2023, l'amministrazione guidata dall'ex sindaco Alfonso Golia aveva avviato l'iter di recupero di somme ingenti, poco meno di mezzo milione di euro. Un atto dovuto dopo il passaggio in giudicato del doppio grado di giudizio contabile. Una decisione che, secondo i diretti interessati, è opinabile perché gli amministratori devono dare solo gli indirizzi che dovrebbero, poi, essere attuati dai dirigenti, così come prevede la riforma Bassanini. L'ufficiale giudiziario avrebbe già suonato alle porte degli ex sindaci Domenico Ciaramella ed Enrico De Cristofaro e dei dirigenti Stefano Guarino e Alessandro Diana. Di questi solo Guarino, già comandante della polizia municipale e responsabile di diversi settori, si sarebbe fatto avanti per il pagamento di quanto dovuto.

Per gli altri, invece, il commissario prefettizio Gerardina Basilicata, che sta tenendo le redini dell'ente, dovrebbe attivare le procedure esecutive per il recupero.

Un danno da circa 3 milioni di euro. Questo quanto erano chiamati a risarcire sindaci, assessori e dirigenti, quasi tutti ex, dalla Corte dei Conti per canoni mai riscossi e occupazioni abusive dei 136 alloggi di proprietà del Comune in via San Lorenzo. La Procura contabile aveva contestato un presunto danno erariale da 2,7 milioni di euro per il periodo 2009-2013, su un buco accertato, però, di oltre 16 milioni cominciato già all'inizio degli anni '90, di cui gran parte è andata in prescrizione, per «la cattiva gestione di 136 alloggi comunali popolari in via San Lorenzo, quasi tutti occupati abusivamente e per i quali non sono mai stati riscossi i relativi canoni di locazione». «Dagli accertamenti effettuati scriveva il pm è emerso comprovato che per un lunghissimo arco temporale non sono stati riscossi i canoni dovuti per numerosi cespiti di proprietà del Comune». In secondo grado era stato accolto l'appello per Nicla Virgilio, già vicesindaca, con delega al Patrimonio comunale, che si è vista annullare la precedente condanna a 120mila euro. Accolto l'appello anche per Romilda Balivo, già assessora al Patrimonio, che si è vista annullare la precedente condanna di primo grado al pagamento di 62mila euro.

Accolto parzialmente l'appello dell'ex sindaco Enrico De Cristofaro con una condanna al pagamento di 60mila euro rispetto ai 150mila del primo grado. Condanna anche per l'ex sindaco Domenico Ciaramella al pagamento di 150mila euro rispetto ai 210mila euro del primo grado. Stessa sorte per l'ingegnere Alessandro Diana, dirigente dell'ufficio Patrimonio dal 2010 al 2015, condannato al pagamento di 140mila euro rispetto alla precedente condanna di primo grado a 154mila euro. Condanna al pagamento di 50mila euro per l'ex comandante della Polizia municipale Stefano Guarino, dirigente ad interim del Patrimonio (2015-2017 e dal 2017 al 2022) rispetto alla condanna a 108mila euro del primo grado. Confermata l'assoluzione per un altro ex dirigente dell'ufficio Patrimonio, Elio Florio.

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La Procura contabile aveva contestato un presunto danno erariale da 2,7 milioni di euro per il periodo 2009-2013, su un buco accertato di oltre 16 milioni cominciato già all'inizio degli anni '90, di cui gran parte è andata in prescrizione. «Dal momento della costruzione del fabbricato aveva affermato l'ex sindaco Ciaramella, dopo aver evidenziato che la vicenda, ovviamente, non ha alcun risvolto penale gli inquilini non hanno mai pagato per cui tutti i sindaci che ci hanno preceduto se la sono cavata con la prescrizione (Golia, Ferrara, Bisceglia e tutti gli altri che non ricordo). Sagliocco, invece, è stato escluso per ovvi motivi. Cosa voglio dire con questo? Che, nonostante gli interventi delle varie amministrazioni, non è stato facile far pagare i canoni agli occupanti degli appartamenti. Ma, poi, mi chiedo: i sindaci o i dirigenti sono addetti a queste operazioni? Qualche sindaco diede incarico a qualche legale pagando molte decine di migliaia di euro di parcelle e alla fine nessuno pagò. Come al solito è facile buttare la croce sugli amministratori». 

 

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