Movida violenta, uccise il pugile il pg: condanna a diciannove anni

La richiesta nel processo d'Appello

Gennaro Leone
Gennaro Leone
di Biagio Salvati
Martedì 21 Novembre 2023, 08:57
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Diciannove anni e un mese, a fronte dei 21 anni e un mese chiesti in primo grado. Il Procuratore generale di Napoli ha quantificato così, a conclusione della sua requisitoria, la richiesta di condanna per Gabriel Ippolito, il ventiduenne nativo di Maddaloni, ma residente a Caivano, nel napoletano, sotto processo davanti alla Corte di Assise di appello per il delitto di Gennaro Leone, il boxeur 18enne ucciso con una coltellata alla coscia nelle ore della movida di via Vico a Caserta, nell'agosto del 2021. La riduzione, con lo sconto di pena di due anni, è stata motivata concedendo le attenuanti generiche prevalenti sull'aggravante dei motivi futili.

I giudici (presidente Ginevra Abbamondi, giudice a latere Amalia Taddeo) emetteranno la sentenza il 4 dicembre, nel frattempo sono state stabilite altre due udienze per la discussione degli avvocati. Ieri, prima della chiusura dell'istruttoria è stato chiamato a deporre anche l'amico dell'imputato Filip Smajewski finito sotto processo per rissa dopo il processo di primo grado: in aula ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

A chiedere la testimonianza erano stati gli avvocati Mauro Valentino e Giuseppe Toraldo che avevano avanzato anche altre istanza ai giudici, tutte rigettate. Alla prossima udienza discuteranno gli avvocati Alfredo Plini e Alberto Tartaglione, legali di parte civile della famiglia della vittima, insieme all'avvocatessa Carolina Mannato, legale del Comune di Caserta.

Video

I giudici d'Appello avevano rigettato in particolare la rinnovazione dibattimentale per quanto riguarda la nuova analisi dei frame dei video, la nuova escussione dei consulenti di tutte le parti processuali e la perizia d'ufficio temi già trattati in tre udienze in primo grado. La difesa del giovane di Caivano, infatti, premeva per la riapertura dibattimentale in quanto ipotizzava una responsabilità dei medici nel ritardo dell'intervento di soccorso. Circostanza che farebbe escludere un nesso fra l'accoltellamento e la morte del giovane che non fu immediata. Per questi il pm aveva già trasmesso gli atti in Procura in primo grado. Il 28 agosto del 2021 dall'ospedale arrivò la chiamata ai genitori. Gennaro, coinvolto in una rissa, aveva rimediato una coltellata. Morì successivamente.

 

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