Bretella a Caserta, stanziati i fondi per rimuovere i tralicci

Svolta per l'opera bloccata da anni

La bretella
La bretella
di Roberto Della Rocca
Martedì 16 Gennaio 2024, 08:06 - Ultimo agg. 10:05
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Potrebbe trovare una definizione in tempi brevi la vicenda della Bretella di San Leucio, la strada che dalla rotonda tra San Leucio, Briano e Sala, permetterà ai mezzi pesanti di non attraversare piazza della Seta evitando le pericolose sollecitazioni agli edifici segnalate dai residenti. A sbloccare la situazione lo stanziamento dei 53mila euro richiesti dall'Enel per l'interramento e lo spostamento dei pali della rete elettrica che insistono sulla nuova strada già realizzata. Una svolta che è emersa ieri in seconda commissione "Lavori pubblici" grazie al consigliere di maggioranza Donato Tenga che, sostenuto dai colleghi di minoranza Raffaele Giovine e Dino Fusco, ha chiesto al gruppo di occuparsi del problema. Vicenda che Tenga sta seguendo anche su delega del sindaco Carlo Marino intenzionato a chiudere il caso che si trascina ormai da oltre tre anni.

Il progetto di una strada che consentisse la deviazione dei mezzi pesanti risale all'amministrazione guidata da Aldo Bulzoni ma a predisporre e a formalizzare l'accordo quadro per la realizzazione sarebbero stati Luigi Falco, nel 2002, e Nicodemo Petteruti, cinque anni più tardi. Dalla definizione progettuale del 2007 si sono dovuti attendere ulteriori 13 anni fino a quando, nel 2020, non venne inaugurato il cantiere dall'attuale primo cittadino. Duecento giorni per realizzare un chilometro di strada al costo di 2,3 milioni di euro (quasi 4 milioni il costo comprensivo di spese tecniche ed espropri), questo l'obiettivo dell'amministrazione che ha però dovuto fare i conti con una realtà sempre più complessa e che, a distanza di oltre tre anni, vede i lavori ancora bloccati. I ritrovamenti archeologici di epoca romana (i resti di una rus di campagna della tarda età repubblicana) e borbonica hanno costretto i tecnici ad una variante progettuale e a sottoporsi ai tempi burocratici di controllo della Soprintendenza Archeologica e delle Belle Arti. Un secondo approfondimento tecnico era stato invece richiesto dal Genio Civile per mettere a punto più efficaci interventi contro il dissesto idrogeologico nell'area del "vallone Cugnulillo" al confine con Casagiove e che rappresentava l'ultimo ostacolo alla ripresa dei lavori insieme alla rimozione dei sostegni della pubblica illuminazione.

Per adempiere alle prescrizioni del Genio i tecnici hanno predisposto l'uso di tubi di scolo delle acque più grandi di quelli inizialmente previsto per evitare il rischio di allagamenti.

Problemi risolti come annuncia il consigliere Donato Tenga che, nella mattinata di ieri, ha ispezionato il cantiere insieme al direttore dei lavori, il dirigente Francesco Biondi, per prendere atto della situazione. «L'amministrazione ha stanziato i fondi che erano stati richiesti dall'Enel per interrare la rete elettrica e rimuovere i pali, operazione - spiega - che è necessaria per garantire una rapida ripresa dei lavori. I residenti di San Leucio sono stanchi dei continui ritardi per un'opera fondamentale come la nuova bretella. Abbiamo ricevuto anche il parere positivo del Genio Civile al rafforzamento delle opere di regimentazione delle acque al vallone Cugnulillo e continueremo a chiedere all'azienda elettrica la massima rapidità nello svolgimento delle operazioni. Spero, a giorni di poter annunciare la riapertura del cantiere». La seconda commissione ha preso atto dell'evoluzione della vicenda prendendo posizione per spingere l'Enel ad accelerare le procedure mentre già oggi si terrà un tavolo tecnico con il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, il dirigente Giovanni Natale.

Mentre la moral suasion di Tenga sull'Enel va avanti, saluta positivamente lo stanziamento dei fondi il consigliere di minoranza Pasquale Napoletano (FdI) che ha segnalato le criticità dell'opera in questi ultimi anni. Un esempio di minoranza costruttiva, come lo definisce, utile alla risoluzione dei problemi: «Sono mesi che chiedevamo agli uffici di velocizzare tutte le procedure per garantire gli stanziamenti previsti alla rimozione dei pali e stimolando anche le modifiche progettuali che saranno attuate ai marciapiedi destinati al transito dei pedoni. Nonostante i tempi quasi biblici di realizzazione, la bretella resta un opera fondamentale per il Real Sito che consentirà di mettere in sicurezza gli edifici storici fino ad oggi a rischio».

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