Scadenze rimandate. Il termine del 31 dicembre 2023 per i lavori che dovevano essere conclusi, appunto, entro questa data, pena la perdita dei finanziamenti, è stato rinviato. Ma, per fortuna, nessun pericolo per il seguito dei lavori. La Regione Campania, con una recente determina (risale ai primi giorni di gennaio) relativa ai lavori di costo superiore al milione di euro, ha trasferito la fonte dei finanziamenti, bypassando, così, l'altrimenti inevitabile scure della scadenza perentoria di fine anno. Dai fondi Pics (Programmi integrati città sostenibile) si è passati alle risorse del Fondo Sviluppo e coesione, che hanno, appunto, una scadenza valida almeno fino al 2029 e che all'80% sono destinati al Sud. Insomma, la Regione ha recepito le richieste pervenute da più parti, per dare quest'altra possibilità e impedire che i lavori ancora non portati a termine si fermassero a seguito del blocco dei finanziamenti. Gli interventi interessati a questa modifica sono quelli attualmente in corso al Belvedere di San Leucio e, in particolare, nelle ex scuderie, sullo scalone monumentale e sullo stesso edificio (facciate, tetti, infissi).
Ora, spiegano fonti del Comune, non c'è più alcun pericolo per la conclusione dei lavori, perché non c'è il rischio di rimanere senza denaro.
Quindi si passerà alla pavimentazione che sarà ripulita, livellata e sistemata sia nel Cortile dei Serici che nel Vico Freddo e nel Cortile Posteriore. I lavori nelle ex stalle e sullo scalone monumentale del Belvedere di San Leucio, di grande importanza e delicatezza dato l'alto valore artistico e storico del bene Unesco, procedono sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai beni artistici e archeologici di Caserta e Benevento.
Per i grandi spazi delle ex scuderie si è ormai già scelta anche la pavimentazione che sarà realizzata con una pietra locale di colore chiaro, come ha annunciato lo stesso soprintendente, Gennaro Leva. Intanto, si è a buon punto anche sullo scalone monumentale, peraltro, ancora inaccessibile per consentire l'opera degli esperti. Lo scalone è affidato, infatti, a veri e propri restauratori che si stanno occupando della pulitura dei singoli gradini e di tutto l'apparato lapideo che presentava macchie nere e alterazioni cromatiche. Si passerà, quindi, alle operazioni di stilatura (ovvero la rifinitura delle connessioni fra le pietre) per rimuovere un vecchio intervento inadeguato. Dunque, per armonizzare l'aspetto cromatico, si userà una stilatura più coerente con le pietre esistenti. I lavori rientrano nello stesso lotto della bretella già completata, che collega San Leucio alla Reggia nella zona della Fontana di Diana e Atteone e, insieme, costituiscono il primo lotto di un progetto del 2014, finanziato ma mai utilizzato per quasi due milioni di euro. Di questi fondi, si riusci a recuperare il milione e mezzo di euro che ha consentito la realizzazione in corso.