Caserta: aperitivi, shopping e folla,
è un cocktail di assembramenti

Caserta: aperitivi, shopping e folla, è un cocktail di assembramenti
di Lidia Luberto
Lunedì 14 Dicembre 2020, 08:55 - Ultimo agg. 19:26
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Una normale domenica pre-natalizia, come se il Covid non ci fosse, come se tutto fosse come prima: così ieri a Caserta. In barba agli avvisi, agli allarmi, ai richiami, agli allerta che arrivano incessantemente da virologi, epidemiologi e infettivologi. Niente da fare: la prossimità del Natale, la splendida giornata di sole e, forse anche la chiusura nel fine settimana dei due vicini centri commerciali, hanno affollato, ancora di più di quanto si era temuto, le strade cittadine.

Migliaia di persone in strada, tantissime davanti ai bar, che, sebbene obbligati a non servirete al tavolo ne dentro né fuori, hanno comunque fatto il pienone fra caffè e aperitivi «da asporto» che hanno provocato pericolosi assembramenti. La voglia di normalità, la stanchezza dopo le settimane di restrizioni non giustificano, però, gli atteggiamenti poco responsabili. Un comportamento da «struzzi»: non si vuol vedere, non si vuol sentire, né prendere coscienza della situazione di grande criticità.

Così, la maggior parte dei negozi ha registrato un grande movimento e anche, chi più chi meno, un certo incremento nelle vendite.

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«Ci hanno preso d'assalto già dalle prime ore del mattino. Un week end da panico», dicono da Yamamay. «Siamo stati sempre aperti, ma tra ieri e oggi c'è stato un assalto, al punto che abbiamo dovuto organizzarci per cercare di disciplinare gli accessi. Nel negozio possono entrare non più di tre persone per volta, così qualcuno è rimasto fuori in attesa ma tanti sono andati via». La calca maggiore si è concentrata, come sempre, nella centralissima via Mazzini. «Tra sabato e ieri abbiamo visto davvero tanta gente, molta più di quella che ci si potesse aspettare. Credo sia stato anche l'effetto della chiusura dei centri commerciali. Sono convinta che molti siano arrivati da fuori Caserta e anche senza controlli», osserva la titolare di un negozio di abbigliamento in via Mazzini. E l'andazzo è stato lo stesso per l'intera giornata. 

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Anche ieri pomeriggio, infatti, pienone fino a sera al punto da doversi far strada fra la folla. «Non vedevamo tutta questa gente da mesi, certo da un lato fa piacere per la nostra attività, dall'altro qualche timore lo suscita», dice l'addetta alle vendite di un negozio di abbigliamento in via Mazzini. Uguale la situazione anche nelle altre zone dello shopping. «Sabato c'è stato un bel movimento. Oggi (ieri, domenica, ndr), invece, ci sembra un po' più tranquillo», dicono da Mara Carol. Anche Simona Mandato, titolare di alcuni negozi di abbigliamento a Caserta. «Da sabato si può dire che si sono riavviate le vendite. Ovviamente siamo ben lontani da ciò che succedeva nei periodi pre-Covid», dice Mandato. «Tante persone girano, osservano e solo qualcuno compra. Ma è comprensibile. Ci sono tanti fattori che frenano gli acquisti: c'è una sorta di blocco psicologico che nasce dall'incertezza del futuro, la mancanza di vita sociale, c'è, da parte di tanti, una minore disponibilità economica e, non ultima, l'attesa dei saldi ormai non troppo lontani». E, poi, per fortuna c'è stato anche una qualche attenzione alla solidarietà.

Volontari e sostenitori dell'Ail hanno, infatti, realizzato una brillante campagna delle Stelle di Natale 2020, quest'anno accompagnate da una dolce novità: i «Sogni di cioccolato Ail» e i Cuori di cioccolato Ail. Soddisfatto il presidente della sezione casertana Ail, Fulvio Picazio, che ha sottolineato: «Sono stati versati contributi liberali a favore della ricerca per circa 4500 tra piante, sogni di cioccolato e cuori Ail. Un grande risultato che premia il lavoro dei volontari che sono stati in piazza in questo e nello scorso fine settimana».
 

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