Branchi di cinghiali a spasso tra San Leucio e Vaccheria

I residente lanciano nuovamente un allarme

Alcuni cinghiali ripresi in un video nei viali del Belvedere di San Leucio
Alcuni cinghiali ripresi in un video nei viali del Belvedere di San Leucio
di Roberto Della Rocca
Lunedì 19 Giugno 2023, 09:41 - Ultimo agg. 09:44
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 I cinghiali sono tra noi. I visitors della natura affollano i Tifatini e stanno cominciando a diventare un problema anche per i residenti. L'ultimo avvistamento, corredato da tanto di video, è significativo. Nel tardo pomeriggio di sabato, Nicola Di Santo, uno dei residenti, aveva preso la strada del Belvedere, come d'abitudine, con il suo cane. L'animale, superato l'ingresso al complesso monumentale di San Leucio, aveva avvertito qualcosa dietro le siepi di uno dei cancelli secondari e, per questo, sempre chiuso. «Pensavo si trattasse del cane del custode e mi sono avvicinato al cancello - racconta - invece ho visto i cinghiali che scorazzavano nel viale». Cinque cinghiali adulti e un cucciolo che si aggiravano negli spazi del bene Unesco, questa la cronaca di un sabato sera leuciano. Quello dei cinghiali tra Vaccheria e San Leucio non sembra essere un fenomeno "nuovo". Nella notte tra il 19 e il 20 aprile scorso uno degli animali era stato investito lungo la Sannitica, all'altezza del distributore di carburante, rendendo necessario l'arrivo degli uomini della Polizia Municipale. Come raccontato nel verbale dagli agenti, al loro arrivo alle 7.30 di mattina il cinghiale investito "di medie dimensioni" giaceva ancora vivo al suolo. Un lunga agonia visto che per rimuovere l'animale è stato necessario convocare il servizio veterinario dell'Asl e i funzionari del Centro di riferimento regionale per l'igiene urbana veterinaria (Criuv). Gli esperti optarono per l'abbattimento preceduto da telenarcosi: l'animale è stato soppresso solo dopo essere stato narcotizzato.

Sulla vicenda del cinghiale investito e della pericolosità degli animali tra San Leucio e la Vaccheria aveva preparato una interrogazione il consigliere di Fratelli d'Italia Pasquale Napoletano. Con il documento l'avvocato chiedeva al primo cittadino Carlo Marino di intervenire sui cittadini. «Serve una campagna di sensibilizzazione per i residenti e i turisti. Bisogna far sapere come ci si deve comportare in caso di incontri con questi animali, che sono selvatici e pericolosi, e anche che, per evitarne l'arrivo, occorre evitare gli accumuli dei rifiuti e - conclude Napoletano - di sporcare le strade». Consapevole del problema anche il consigliere di maggioranza Donato Tenga. «È diventato un fatto frequentissimo. Con gli altri amici residenti quando ci capita di correre per le strade più isolate se ne avvistano a centinaia - conferma - dobbiamo diventare tutti più responsabili per evitare visite frequenti alle strade abitate». Il problema è risolvibile con l'arte venatoria? Difficile visto che la stagione della caccia si apre a fine ottobre. «Dipende dalle Regioni che possono scegliere di anticipare l'apertura della stagione ma, per il controllo degli animali selvatici più invadenti, si ricorre ai teleselettori, cacciatori che hanno seguito un corso regionale e che si rapportano con la Regione per segnalare casi limite - ci spiega Domenico Giallella cacciatore casertano - in questi casi è la Regione che autorizza delle giornate di caccia' per abbattere gli animali pericolosi coinvolgendo anche l'Asl per garantire la commestibilità degli animali abbattuti».

Video

In ampie zone tra San Leucio e i Tifatini, inoltre, la caccia è preclusa e indicata come zona di tutela, divieto difficilmente aggirabile. Un ringraziamento ai Borbone arriva dall'Oasi di San Silvestro. «Fortunatamente i Borbone hanno costruito un muro perimetrale a tutela delle specie custodite oggi dall'Oasi Wwf - racconta il direttore Franco Paolella - grazie al muro restano fuori i cinghiali che rischierebbero di alterare l'ecosistema dell'oasi dove pure ci sono faine, volpi, tassi e donnole ma in equilibrio controllato con le altre specie. Noi prestiamo la massima attenzione evitando di lasciare i cancelli aperti visto che i cinghiali arrivano fino alle nostre porte». E gli avvistamenti dei cinghiali sono una realtà lungo tutta la catena tifatina come dimostrano gli avvistamenti a Santa Barbara, Casolla, Tuoro e, soprattutto Garzano dove i residenti si definiscono reclusi a causa degli animali che scorazzano tra le campagna della borgata. 

 

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