Aversa, cartella a sorpresa con rincaro Tari del 30%: scatta la protesta

Il sindaco spiega i motivi

Il sindaco di Aversa, Alfonso Golia
Il sindaco di Aversa, Alfonso Golia
di Nicola Rosselli
Lunedì 27 Febbraio 2023, 08:23 - Ultimo agg. 12:24
3 Minuti di Lettura

Arriva la richiesta di pagamento del saldo Tari, la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, relativa all'anno 2022: scoppia una rivolta sui social contro l'ennesima doccia fredda in un momento di evidenti difficoltà economiche per tutti. Si tratta, in verità, di una rata che era già in programma, conseguenza dell'aumento del 30 per cento varato lo scorso anno dalla giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia.

In pratica, una famiglia di pensionati di due persone, tanto per fare un esempio, che vive in un appartamento di circa cinquanta metri quadrati si trova a pagare poco meno di cinquecento euro all'anno. «Sembra, dall'ammontare delle bollette - afferma Antonio, 86enne di essere in Svizzera. Ma siamo ad Aversa dove i servizi di igiene ambientale stanno toccando il fondo.

Da tre anni non c'è più nemmeno l'isola ecologica per gli ingombranti e un netturbino per una spazzata in via Giambattista Vico non lo vediamo da anni».

Sui social c'è chi è contento di lasciare Aversa, come Antonella Del Prete che scrive: «Noi paghiamo anche per le attività che non pagano la Tari, tipo bar e pizzerie. Io con 75 metri quadrati e due persone pago 494 euro. Meno male che a fine aprile vado via da Aversa perché tutti gli abusi li paga il cittadino onesto». Anche Michele Mincione è arrabbiato: «Dopo aver fatto la raccolta differenziata come premio abbiamo avuto centocinquanta euro in più da pagare. Grazie per il premio». E, mentre il sindaco Golia promette per questo pomeriggio una diretta social con chiarimenti, giunge la posizione dell'amministrazione grazie all'assessora alle finanze, Francesca Sagliocco:

«L'amministrazione ha approvato l'anno scorso una modifica al regolamento Tari nel quale è stato previsto di pagare la tassa in 4 rate, le prime 3 in acconto sull'anno precedente e la quarta entro febbraio dell'anno successivo. La modifica è necessaria per anticipare il pagamento della tassa così da non avere sfasamenti tra il pagamento della tassa e il pagamento del servizio alla società. Per quanto riguarda l'aumento rispetto all'anno precedente, per quanto ricordo, l'incremento era dovuto a un aumento nei costi di smaltimento, la differenziata costa».

A parlare è anche la consigliera comunale Dem, sponda opposizione, Eugenia D'Angelo: «Avevamo già denunciato ha dichiarato la consigliera - il mostruoso aumento Tari votato dalla maggioranza Golia nata dal ribaltone di dicembre 2020: ben un milione e duecentomila euro solo per il bilancio preventivo 2021; e altri cinquecentomila da spalmare nel 2022 e 2023. A differenza di quanto affermato dal sindaco, gli aumenti della Tari, fuori soglia, sono serviti a coprire parzialmente i buchi di bilancio determinati dal diverso calcolo del Fal, fondo anticipazioni liquidità. Addirittura, in una prima richiesta, l'assessore al Bilancio chiese un aumento di circa quattro milioni che fu rifiutato. L'aumento in termini percentualisti è stato di circa il 30 per cento».


«La scelta di diluire il saldo - conclude l'esponente Dem - è stata dettata dalla volontà di placare le polemiche nate dopo l'aumento. Pagare tutti per pagare meno è stato solo uno slogan». Dall'opposizione critiche giungono anche da Gianluca Golia: «Il sindaco cerca di spostare l'attenzione degli aversani su temi fatui, con il suo fare ecumenico, ma oramai il re è nudo».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA