Reggia, Tarì e scudetto: alberghi e B&b da sold out

Ponti festivi, pienone nelle strutture: incide l'overbooking di Napoli

Turisti in fila alla Reggia
Turisti in fila alla Reggia
di Lidia Luberto
Giovedì 27 Aprile 2023, 08:19 - Ultimo agg. 11:58
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Un pienone ma non solo grazie alla Reggia. Le strutture ricettive di Caserta sono, infatti, tutte piene, per il ponte dell'1 maggio e per i fine settimana successivi, di turisti, certo, ma anche di operatori del settore orafo per la fiera del Tarì (tra espositori e clienti, sono state prenotate direttamente dal Tarì più di 1.200 notti fra il 5 e l'8 maggio), e ancora per le molte produzioni cinematografiche che si stanno girando a Napoli, ormai in overbooking da settimane. Poi, neanche a dirlo, c'è "l'effetto scudetto" e, rimanendo nel settore sportivo, perfino il Giro d'Italia con le sue tappe campane. Una combinazione esplosiva che ha saturato hotel, alberghi, b&b a Napoli e a Caserta. «Siamo sold out, per ora fino al 14 maggio e continuiamo a ricevere chiamate di prenotazioni che, ovviamente, per queste date non possiamo esaudire», dice Sebastiano Simone, direttore dell'Hotel dei Cavalieri in piazza Vanvitelli. «Addirittura, se avessi 150 stanze nella mia struttura, le avrei riempite tutte. Stanno arrivando tantissimi turisti ma anche molte persone che si muovono per business, come accade durante la settimana e, a maggio, per la Fiera orafa del Tarì. Ma abbiamo avuto ospiti della grande produzione cinematografica internazionale che ha terminato le riprese lunedì. Anche questo un settore dalle grandi possibilità"»

Una tendenza confermata da Daniele Garofalo, responsabile del gruppo Royal, Vanvitelli e Novotel. «In questo periodo si stanno girando diversi film a Napoli, che è diventata un set fra i più gettonati, ma che non riesce più ad accogliere nessuno. Così sono tante le persone impegnate a vario titolo nelle riprese, che scelgono le nostre strutture, soprattutto quelle sul viale Carlo III. Per non parlare dell'effetto scudetto che ormai si festeggia ogni fine settimana già da aprile. La città vestita a festa, con le luci, i colori, la gioia incontenibile che si legge fra le sue strade, i vicoli, le piazze, sta attirando migliaia di persone, tifosi che vivono fuori, ma anche curiosi attratti da quello che è diventato un fenomeno sociale. Devo dire, però, che questo boom del turismo era già nell'aria. Tutti ci aspettavamo ciò che poi è successo: dopo due anni chiusi in casa per la pandemia, è scoppiata la voglia di viaggiare, di muoversi, di conoscere. Era questo, infatti, come si ricorderà il principale desiderio di ognuno. Lo scudetto, che incide tantissimo in Campania, sta solo amplificando il trend. E credo che il fenomeno proseguirà ancora almeno fino a tutto giugno».

Insomma, un'onda lunga che da Napoli si sta propagando a Caserta, che, peraltro, già con la Reggia fa fatica a soddisfare le richieste di accoglienza. «Siamo pieni quasi tutti i giorni. C'è un movimento consistente che ha superato di gran lunga quello registrato nel periodo pre Covid», dice Mauro Iadanza, responsabile dell'hotel Bruman. «Abbiamo poche camere, in tutto 19, ma fra spostamenti per affari e per turismo, il riscontro è molto più che positivo. Manca, però, una vera strategia di accoglienza e valorizzazione della zona. E non parlo di Caserta che con la Reggia sembra aver preso il volo. Mi riferisco all'intero territorio casertano. Ci sono tanti luoghi da proporre e far scoprire ma anche da mettere in comunicazione con il capoluogo. Uno dei punti deboli del turismo in Terra di Lavoro è la difficoltà negli spostamenti. Ci capita spesso di consigliare ai nostri clienti di visitare l'Acquedotto Carolino, San Leucio, Casertavecchia, ma anche Santa Maria Capua Vetere e Capua, ma, poi, per coloro che sono arrivati in treno o con l'aereo, il problema è doverci arrivare in questi posti. Perciò sarebbe auspicabile creare una rete fra i comuni ad alto potenziale turistico, per ragionare e anche operare insieme. Buona l'idea del tavolo per il turismo ma, forse, si dovrebbero invitare anche i responsabili dei comuni limitrofi».
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Intanto, neppure per il ponte del primo maggio, nonostante l'affluenza che sarà altrettanto consistente per l'ingresso gratuito al Museo nella giornata della Festa del lavoro, si riuscirà a tamponare i disagi dovuti alla grave carenza di parcheggi. Si era sperato si potesse riaprire in modo temporaneo, come era stato fatto per Natale, l'area di sosta dell'ex caserma Pollio, ma ostacoli burocratici pare che anche questa volta ne impediscano la realizzazione.
 

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