Scuola, l'ira dei precari: «Vittime di una beffa»

Nuovo sit-in dei docenti di sostegno contro le assegnazioni provvisorie

ll o sit-in dei docenti di sostegno
ll o sit-in dei docenti di sostegno
di Daniela Volpecina
Giovedì 14 Settembre 2023, 07:47
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Sono tornati in piazza i docenti di sostegno precari della provincia di Caserta. Tutti vestiti di nero, in segno di lutto, e al grido di "vergogna", hanno presidiato per l'intera mattinata di ieri la sede dell'Usp nell'area ex Saint Gobain. Chiedono un aumento dei posti in organico sul sostegno, denunciano incongruenze nel sistema adottato dall'algoritmo e invocano una rettifica del bollettino, pubblicato lo scorso primo settembre, delle assegnazioni provvisorie.

«Ci sentiamo umiliati raccontano e mortificati. Siamo vittime di una beffa. Auspichiamo che le istituzioni si assumano la responsabilità della disoccupazione dilagante che stanno creando». Gli insegnanti, inseriti nelle Gps (Graduatorie scolastiche provinciali), si sono visti "scavalcare" dai neo immessi in ruolo, per effetto di una deroga alla normativa che impone un vincolo triennale per i neo assunti che, dopo un anno di docenza in trasferta, hanno potuto presentare istanza di assegnazione provvisoria per poter rientrare in sede.

Da qui una serie di iniziative di protesta, l'ultima delle quali ieri.

Una delegazione, in rappresentanza delle scuole primarie e delle superiori, è stata ricevuta dal dirigente dell'Usp, Monica Matano, per un confronto durato quasi un'ora e mezza. «Alla dirigente spiega Giuseppe Addario, uno dei docenti abbiamo sottoposto i nostri dubbi in merito alla corretta interpretazione della norma che disciplina le assegnazioni. A nostro avviso infatti, così come previsto dall'articolo 7, comma 14, del contratto collettivo nazionale integrativo, l'Usp avrebbe dovuto prevedere una quota di accantonamento a nostro favore e quindi dare priorità ai precari prima di assegnare tutti i posti ai neo immessi in ruolo, assunti in base all'ex articolo 59, dopo la liberalizzazione ottenuta con l'accordo sindacale del 13 giugno. Esiste un precedente in Calabria al quale guardiamo con fiducia. Apprezziamo il segnale di apertura giunto dalla dirigente che, pur rivendicando la correttezza dell'operazione, ha preannunciato che farà un interpello ministeriale per sciogliere ogni dubbio su questo punto ma siamo molto preoccupati perché non intravediamo una soluzione al nostro caso».

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Dovrà essere il ministero invece a pronunciarsi sulla possibilità per i precari inseriti nelle Gps di presentare domanda per le Mad (Messe a disposizione). I precari avevano già scritto al Ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e restano in attesa di una risposta. Parallelamente alla protesta di piazza procede anche l'iter legale. I docenti disoccupati, che rischiano di rimanere a casa per l'intero anno scolastico, si sono affidati a un avvocato e non escludono la possibilità di rivolgersi alla Procura per far valere i loro diritti. «Non rinunceremo a dare prosieguo alla nostra azione sostengono se la nostra voce non sarà ascoltata. Stiamo subendo una ingiustizia». I precari lamentano poi anche lo scarso impegno profuso dai sindacati a tutela della categoria. Questo pomeriggio, a partire dalle 14, terranno un nuovo sitin di protesta, questa volta a Napoli davanti alla sede del consiglio regionale.

Intanto, ieri sono riprese le attività didattiche in quasi tutti i plessi. «Quest'anno non ci siamo fatti cogliere impreparati dice il presidente della Provincia Giorgio Magliocca e siamo riusciti a garantire la regolare riapertura degli istituti, effettuando con largo anticipo gli interventi di manutenzione ordinaria. L'attenzione ora è tutta incentrata sugli interventi strutturali che coinvolgeranno molte scuole a partire da dicembre e gennaio». A Caserta assessori e consiglieri hanno partecipato alle cerimonie di accoglienza degli alunni al fianco di dirigenti e docenti. In particolare alla media di via Ruggiero, in presenza del consigliere Pasquale Antonucci, c'è stato un ricordo commosso di Giogiò Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli. L'assessore alla pubblica istruzione Enzo Battarra ha fatto visita invece alla "da Vinci" di via Ruggiero sottolineando l'importanza della scuola, in quanto baluardo fondamentale, in un momento segnato da un incremento dei fenomeni di devianza giovanile. Alla scuola Pollio ha dato il benvenuto ai ragazzi l'assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo. La titolare dell'ambiente, Carmela Mucherino, è stata presente nel plesso "Lombardo Radice" di via Roma mentre l'assessore all'urbanistica, Domenico Maietta, ha salutato gli studenti dell'Ic "Vanvitelli" a Casola. I consiglieri Funaro, Tenga e Palmiero hanno rappresentato infine l'amministrazione nei plessi della "Collecini" di via Concezione e via Giardini reali e nell'istituto di Briano.
 

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