Titagarh Firema Caserta, Marino:
«Tutelare 400 lavoratori»

Titagarh Firema Caserta, Marino: «Tutelare 400 lavoratori»
Giovedì 10 Marzo 2022, 12:39
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«In questo momento la mia unica preoccupazione è rivolta alla sorte degli oltre 400 lavoratori Titagarh-Firema che rischiano il posto di lavoro. Per questo motivo invito tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, a sedersi intorno a un tavolo per trovare immediatamente una soluzione negoziata che salvaguardi soprattutto l'interesse di questi dipendenti e della città di Caserta».

A dirlo è il sindaco di Caserta e presidente di Anci Campania, Carlo Marino, che manifesta «la sua più viva preoccupazione per il contenzioso aperto dal consorzio Area sviluppo industriale (Asi) di Caserta nei confronti della Titagarh-Firema, storica azienda che produce carrozze ferroviarie» a cui è stata inviata una delibera di “revoca assegnazione suolo”.

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«Senza voler entrare nel merito della vicenda - aggiunge Marino - ritengo allarmante che, nel momento in cui siamo alle prese con due gravissime emergenze come la pandemia da Covid e gli effetti della guerra in Ucraina, si apra un terzo inopinato fronte per una vicenda che si trascina da anni.

Occorre in questo momento grande responsabilità istituzionale per trovare le ragioni comuni di un'intesa che abbia come stella polare la difesa dei posti di lavoro in una realtà, come l'area casertana, già molto sofferente dal punto di vista occupazionale».

La vicenda della revoca dei terreni dell'area Asi alla Titagarh-Firema ha dei riverberi su Air Campania srl, società che da qualche mese gestisce il trasporto pubblico locale nelle province di Caserta, Benevento e Avellino e a cui sono state fittate alcune di quelle aree. «È singolare - conclude il sindaco Marino - che l'iniziativa del Comitato direttivo del consorzio Asi, la cui prevalente finalità è di rispondere alle esigenze e all'utilità generale dell'ambito territoriale di competenza, si scarichi a cascata su un'altra società regionale come l'Air Campania in un corto circuito istituzionale davvero inopportuno e sconcertante».

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