Caserta, addio a don Paolo messaggero di legalità nel segno di Don Diana

Dell'Aversana era il rettore del Santuario della Madonna di Briano

Caserta, addio a don Paolo messaggero di legalità nel segno di Don Diana
di Alessandra Tommasino
Domenica 17 Marzo 2024, 10:01 - Ultimo agg. 15:01
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Visionario, presente ma mai invadente. Don Paolo dell'Aversana, rettore del santuario Madonna di Briano se ne è andato ieri, a 74 anni, dopo una lunga malattia. Arrivato al santuario nel 1974, in un territorio a lungo sotto il predominio della camorra, non ha mai voltato lo sguardo dall'altro lato. Nel 1991 aveva firmato con don Peppe Diana - che conosceva bene - e gli altri preti della Forania di Casal di Principe, il documento "Per amore del mio popolo". Con l'impegno quotidiano è riuscito a trasformare il Santuario in baluardo di cittadinanza attiva e di lotta alle mafie, accogliendo attivisti, scout, studenti. «La prima carovana antimafia si tenne proprio lì - ricorda Libera Campania - don Paolo aveva l'intelligenza di leggere gli eventi sempre con occhi nuovi». Don Paolo ha camminato a lungo accanto al Comitato don Peppe Diana, che al santuario ha avuto per alcuni anni la propria sede operativa.

«Con don Paolo se ne va un prete animato dalla voglia del cambiamento, un sacerdote concreto che non si è mai risparmiato, nè con i giovani che tanto amava, né nell'anticamorra sociale - afferma il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Salvatore Cuoci - ci ha accompagnato nel nostro agire, per rafforzare e radicare la presenza della cultura antimafia». Al Santuario, tante le iniziative: una rassegna teatrale annuale, "Settembre al borgo", la "Festa della Tammorra", i carri allegorici, la "Festa del pane", tanto per ricordarne alcuni. «Ci ha aperto le porte del santuario già negli anni '80, ospitando successivamente la sede della nostra associazione - ricorda Lina Ingannato, presidente di "Scuola di pace don Peppe Diana" - con lui abbiamo organizzato tante iniziative, incontrando centinaia di studenti per il "Premio letterario don Peppe Diana". Diceva sempre: "La chiesa non è mia, è di chi ne ha bisogno"».
Anche l'associazione "Santuario Madonna di Briano", presieduta da Rosa Traettino, ha sede in quel luogo di culto trasformato in luogo di tutti.

Don Paolo ha seminato e il riconoscimento arriva da più parti.

Il sindaco di Casal di Principe Renato Natale lo ricorda così: «Don Paolo è stato sempre molto vicino al movimento antimafia, una presenza discreta ma efficace. Ha rappresentato quella parte della Chiesa che si è attivata per portare avanti il messaggio di don Peppe Diana, per il suo impegno anni fa subì anche una intimidazione con alcuni atti incendiari al santuario».

Il sindaco di Villa di Briano Luigi Della Corte aveva preparato per il prossimo 25 marzo, data del cinquantesimo anniversario del suo sacerdozio, il conferimento della cittadinanza onoraria. «Era di Parete ma ormai era parte integrante della nostra comunità - commenta Della Corte - stava lavorando all'ampliamento del santuario, un progetto che avevamo avallato e che ci auguriamo possa essere realizzato nel ricordo di un uomo del popolo».
Grande tristezza tra i sacerdoti della diocesi di Aversa.

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«Una grave perdita per tutti noi - commenta commosso don Carlo Aversano, parroco emerito della Forania di Casal di Principe - don Paolo ha fatto resuscitare il Santuario con dedizione e sacrificio, ma di lui va ricordato non solo l'impegno pastorale ma anche la capacità di accogliere i suoi confratelli. Sempre con il sorriso, ha sempre avuto una buona parola, un uomo non chiacchierone ma essenziale che ha dato tanto a tutti noi».
Don Paolo lascia un vuoto immenso. La sua gentilezza resterà nel cuore di quanti lo hanno conosciuto. Tra i ricordi più belli la partita di calcio che fu organizzata nel 2015 dal Comitato don Peppe Diana e da Libera nel campetto intitolato alla memoria del carabiniere Salvatore Nuvoletta, nell'ambito del Festival dell'impegno civile.

Un'area confiscata alla camorra vicina al santuario, che don Paolo gestiva ormai da qualche anno. In quella occasione, non esitò a giocare. Shirt e scarpette, si mise in porta parando i tiri. Con lui c'era anche Valerio Taglione, a lungo coordinatore del Comitato don Diana, scomparso nel 2020. Domani si terranno i funerali alla cattedrale di Aversa, alle ore 10. Oggi, la camera ardente per l'ultimo saluto sarà allestita al Santuario, dalle 8, quando arriveranno migliaia di scout per il corteo già in programma per il trentennale dell'omicidio di don Diana. Un'ondata di camicie blu invaderà le strade di Casal di Principe, partendo dallo stadio comunale per percorrere circa 4 chilometri. In prima linea ci saranno i ragazzi del primo gruppo scout nato sul territorio, Agesci Casal di Principe 1. La marcia confluirà al cimitero, dove ci sarà la visita alla tomba di don Peppe Diana.

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