«Comune debitore», pignorata
dalla Sace la ex caserma Pollio

«Comune debitore», pignorata dalla Sace la ex caserma Pollio
di Luisa Conte
Venerdì 11 Marzo 2022, 07:36 - Ultimo agg. 21:39
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Lo aveva annunciato e lo ha fatto. La Sace ha messo in atto un nuovo pignoramento. Il 25 febbraio al Comune di Caserta è arrivata la notifica dell'esproprio del parcheggio ex caserma Pollio, «consistente in un'area esterna di circa 4.000 metri quadrati, con ingresso da via Vittorio Veneto, confinante con detta via, Ufficio Agenzia delle Entrate, Catasto e Genio Civile e complesso demaniale in ristrutturazione adibito ad Archivio di Stato».
Solo lo scorso 10 febbraio l'avvocato Lidia Gallo aveva ricevuto l'incarico per opporsi al pignoramento del parcheggio interrato in piazza Carlo di Borbone, effettuato dalla stessa società Servizi per l'Ambiente srl in liquidazione rappresenta dalla dottoressa Russo Rita, e ora ha avuto un ulteriore mandato per dire no all'ennesimo tentativo dell'imprenditore Mario Pagano di riscuotere quanto deve ancora ricevere dall'ente. Come si legge nella determinazione n. 411 del 9 marzo 2022, la Sace risulta creditrice di 4.906.571,76 euro oltre interessi ed oneri accessori, secondo quanto stabilito, con una sentenza esecutiva del 7 novembre del 2007, dal Giudice unico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Il Comune di Caserta, nel corso del tempo, ha provveduto a versare una serie di acconti, rimanendo debitore della residua somma di 1.200.000 euro, diventata 2.534.631,78 per gli interessi moratori pari a 1.334.631,78 euro.

Pertanto, la Sace ha intimato al Comune di Caserta il pagamento della somma spettante.

Quest'ultimo, non rinvenendo estremi per riconoscere l'importo richiesto, ritenuto tra l'altro di competenza della gestione del dissesto comunale, ha conferito incarico all'avvocato comunale al fine di procedere ad impugnare la richiesta. La causa si terrà presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il prossimo 21 giugno. Ma l'azienda di Pagano, per vedersi riconosciuti i crediti maturati tra il 2000 e il 2007, ha deciso di procedere a un nuovo pignoramento puntualizzando ancora una volta nell'atto che «l'ente debitore aveva facoltà di chiedere la sostituzione dell'immobile pignorato con somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante ed ai creditori interventori, con deposito presso la cancelleria del Tribunale adito, prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt.530, 522 e 569». 

La Sace ha espropriato l'area dell'ex caserma Pollio, naturalmente solo per le particelle di proprietà del Comune, visto che parte della zona è del Demanio. Ad assicurarlo lo stesso Pagano che ha sottolineato: «Nell'atto di pignoramento abbiamo indicato le particelle di proprietà dell'ente e adesso ci sarà l'iscrizione nel registro degli immobili, come da prassi. Si tratta di un debito relativo a servizi effettuati dal 2000 al 2007, mai interrotti anche se non pagati perché erano essenziali e non avremmo mai potuto sottrarci al nostro compito soprattutto in quel momento che tutti si ricordano di estrema crisi. Questo pignoramento è dunque per un debito diverso sottolinea Pagano da quello per il quale abbiamo pignorato il parcheggio interrato di tre piani in piazza Carlo di Borbone, soldi che attendiamo di ricevere da 15 anni circa». Sedati così i dubbi del vicesindaco Emiliano Casale che riteneva «l'atto errato perché si tratta di un'area che è di proprietà del Comune solo in parte, l'altra è del Demanio e dunque potrebbe esserci qualche errore da parte della ditta». E mentre l'imprenditore ricorda la data dell'udienza del processo il prossimo mese di aprile «al quale sono state invitate dice tutte le parti» e ribadisce che «i sindacati del personale hanno presentato ripetute istanze per avere un incontro con il Comune e trovare accordi in merito alle spettanze che non hanno ancora ricevuto dopo 15 anni», l'assessore Casale annuncia «l'incontro con il Demanio, con il quale sono in contatto da una decina di giorni, per definire una chiusura temporanea del parcheggio Pollio in attesa di un progetto per riorganizzare il servizio di sosta», ora in mano agli abusivi.

L'amministrazione vorrebbe i cancelli chiusi dell'ex caserma il sabato e la domenica, ma anche nei giorni feriali negli orari di chiusura degli uffici, in modo da garantire la sola sosta ai dipendenti degli uffici pubblici che ne hanno diritto in modo gratuito. Questo permetterebbe di mettere fine all'attività degli abusivi che chiedono durante la settimana «un caffè» per parcheggiare e arrivano a imporre anche 5 euro durante i week end.
 

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