Caserta: i contagi continuano a calare,
ma c'è l'incognita del ritorno a scuola

Caserta: i contagi continuano a calare, ma c'è l'incognita del ritorno a scuola
di Ornella Mincione
Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:44
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Al netto calo dei contagi corrisponde, tra le diverse conseguenze, anche una diminuzione della richiesta di tamponi, sebbene non altrettanto netta. È vero anche che l'offerta di screening è stata ampliata sul territorio sia per quanto riguarda i soggetti che devono effettuarla sia per quelli che sono i punti di raccolta degli esami.

Proprio pochi giorni fa l'Asl ha siglato un altro accordo con la Scuola Specialisti dell'Aeronautica militare per poter effettuare in stile drive i tamponi molecolari. A dire il vero, questo calo di richieste di tamponi sembrerebbe soltanto temporaneo, considerando che la reale «corsa al tampone» è stata rimandata a quelle giornate che anticipano l'apertura delle scuole.

Intanto, continua la conta dei nuovi infetti e delle guarigioni accertate. Stando al report dell'Asl di Caserta pubblicato ieri, sono 300 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, mentre sono 590 i pazienti usciti dal tunnel del Covid. Soltanto un decesso in quest'ultima giornata. Ora i dati complessivi dipingono una situazione molto più gestibile rispetto a quella vissuta qualche settimana fa. Sono 32.045 i casi totali di Coronavirus dall'inizio della pandemia, di cui 9.844 attuali, 21.881 guariti e 320 morti. I nuovi 300 positivi emergono dalla processazione di 2.225 tamponi nelle ultime 24 ore: un'incidenza del 13%, leggermente più alta di quella dei giorni scorsi, che avevano una media del 10%, vale a dire che oggi, invece di essere 10, sono 13 i positivi in più su 100 tamponi processati. Chiaramente è un dato che può variare in eccesso o in difetto ma che, in linea di massima, conferma l'andamento decrescente della diffusione del contagio.

Con il calo dei contagi è stato praticamente immediato il riflesso sui ricoveri dei presidi Covid. L'affanno sui posti letto di degenza ordinaria e di Terapia intensiva è sensibilmente migliorato e anche le lunghe code delle ambulanze davanti ai Pronto soccorso sono scomparse. C'è, però, un altro fattore del fronte emergenziale su cui la tensione si è attenuata: i tamponi molecolari. La media di quelli processati è più o meno costante, ovvero intorno ai 3.000 esami analizzati tra laboratori dell'Asl e quelli privati. Quello che cambia rispetto a qualche giorno fa è la variabilità del numero. L'Asl di Caserta ha contato anche fino a 4.000 tamponi processati nei mesi scorsi mentre l'altro ieri ne erano stati registrati poco più di 1.600, considerando che il numero in media oscilla tra i 2.200 e i 3.000 tamponi. È anche vero che, al netto dei centri Covid del territorio e del lavoro dei laboratori privati, sono corse in aiuto, soprattutto per l'esecuzione e la raccolta dei tamponi, anche altre forze come quella della Brigata Garibaldi o, di recente, la Scuola Specialisti dell'Aeronautica militare.

Per ora l'esame diagnostico sulla popolazione riesce a essere supportato adeguatamente e senza pressioni da tutta la macchina organizzativa sanitaria del territorio. Il reale momento difficile però sembrerebbe quello precedente al possibile ritorno a scuola, vale a dire a gennaio per alcuni comuni, e nei giorni prima di Natale per altri, se ancora ci sono sindaci in fase di valutazione a riguardo. È su base volontaria, ma lo screening per i docenti e non docenti, per gli alunni e tutti i nuclei familiari afferenti è fondamentale nella valutazione realistica del pericolo di contagio con il ritorno a scuola, con lezioni in presenza. L'Asl di Caserta ha posto in evidenza sulla propria home page tutte le informazioni utili per i diretti interessati, con file allegato degli uffici dove rivolgersi per lo screening. È chiaro che il momento prima della riapertura della scuola diventa ancora più preoccupante, se si considera che il periodo delle vacanze natalizie in cui i cittadini potrebbero non rispettare le misure di sicurezza e vivere situazioni ad alto rischio di contagio. Di questo però sarà possibile fare una valutazione soltanto dopo questo periodo natalizio, alla conta dei nuovi contagi giornalieri.
 

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