Difese l'amica, accoltellato: arrestato un minorenne

La violenta lite a settembre nella villa comunale

Difese l'amica, accoltellato Arrestato un minorenne
Difese l'amica, accoltellato Arrestato un minorenne
di Nicola Rosselli
Giovedì 12 Ottobre 2023, 09:21 - Ultimo agg. 18:09
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Un mese fa accoltellò un diciottenne che era intervenuto per sedare una rissa e difendere una ragazzina da pesanti avances sessuali. Furono sferrati almeno due colpi di punteruolo, assestati sotto l'ascella e in una coscia, tali da «poter cagionare il decesso» del 18enne che, fortunatamente, si salvò. Una tragedia sfiorata maturata al culmine dell'ennesima lite tra giovanissimi, accadde a San Marcellino. Con l'accusa di essere l'autore dell'aggressione, un diciassettenne è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Aversa, coordinati dal colonnello Ivano Bigica.

Il provvedimento restrittivo è giunto al termine di una minuziosa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Napoli.
Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri della compagnia di Aversa, la sera del 14 settembre scorso - è un giovedì - un gruppo di ragazzi staziona al fresco nella villa comunale di San Marcellino quando si incrocia con una seconda comitiva. Da uno dei gruppi partono apprezzamenti sgraditi nei confronti di una delle ragazze dell'altra comitiva.

Parole pesanti, frasi brutte. Un copione che si ripete spesso e che è all'origine della stragrande maggioranza delle risse tra giovani.

Cosa che accade puntuale anche questa volta. Il diciottenne si fa avanti per difendere la giovane, ne nasce un parapiglia. Qualche pugno, un paio di calci. Ma qualcuno va oltre. Spunta un'arma da taglio (che i carabinieri non hanno ritrovato), con tutta probabilità un punteruolo, che raggiunge il giovane accorso in aiuto della ragazza viene al torace e alla coscia. Il giovane s'accascia, parte il fuggi fuggi. Quando i carabinieri arrivano sul posto, trovano solo gli amici della vittima, quest'ultima era stata già trasportata al Pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa dove i sanitari lo ricoverano in codice rosso, dimettendolo qualche giorno dopo non senza aver sottolineato che le lesioni procurate al diciottenne avrebbero potuto cagionarne il decesso. I componenti dell'altro gruppo, quello del feritore, si sono volatilizzati.

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Le indagini hanno consentito di giungere all'identificazione del presunto feritore grazie non solo all'ascolto delle diverse persone presenti nella villa comunale al momento dell'alterco tra i due gruppi, ma anche grazie all'acquisizione di diversi filmati ricavati dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Il giovane sospettato è attualmente recluso a Nisida. Quanto alla vittima, ha pienamente recuperato, tuttavia il gip Anna Polito del tribunale dei Minori ha sottolineato nell'ordinanza di custodia cautelare che, come hanno relazionato i medici del Moscati, le ferite inferte al diciottenne avrebbero potuto cagionarne la morte. La qual cosa, ovviamente, è stata tenuta in considerazione sia per il capo d'imputazione formulato a carico dell'indagato sia per le esigenze cautelari. Per il giudice sussistono sia il pericolo di reiterazione del reato. Anche la personalità del ragazzo è stata tenuta in forte considerazione dal magistrato che ne ha disposto l'arresto. Una personalità giudicata altamente complessa, potenzialmente pericolosa. Lo deduce, il gip, da una circostanza effettivamente inquietante: il diciassettenne non ha esitato a ferire quasi a morte la vittima in presenza di testimoni.

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