Antonucci alla Camera porta il suo “Goffredo”

Trecento spettatori in aula per il film del regista casertano dedicato a Mameli. Nel cast Sandrelli e Cucinotta

Tra i presenti l'attrice Maria Grazia Cucinotta
Tra i presenti l'attrice Maria Grazia Cucinotta
di Franco Tontoli
Mercoledì 20 Settembre 2023, 09:55
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Trecento spettatori nell'aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati alla prima del film "Goffredo e l'Italia chiamò" firmato da Angelo Antonucci, regista casertano della scuola di Ermanno Olmi, poco più che cinquantenne e una filmografia di tanti successi.
«L'emozione della platea in piedi a cantare il nostro inno nazionale mentre scorrevano i titoli di coda è stata indicibile dice Antonucci , una partecipazione emotiva per me appagante per il lavoro speso nella realizzazione dell'opera, per gli attori di prim'ordine che lo hanno interpretato e soprattutto per le intenzioni che vi avevo messo».

Quali? «Quelle di raccontare il Goffredo Mameli-persona, un personaggio di cui si conosce l'inno composto e ufficialmente riconosciuto solo il 4 dicembre del 2017, ma non la storia personale, artefice della voglia di riscatto e di libertà degli italiani dalla oppressione straniera.

Tanti dei giovani di oggi che sventolano il Tricolore e cantano l'inno nazionale per celebrare successi sportivi non sanno che quelli che come Mameli e i suoi coetanei nell'Italia che voleva risorgere autonoma e libera venivano arrestati quando non condannati a morte».

L'iniziativa della proiezione del film in Parlamento è stata del deputato casertano Marco Cerreto che dichiara: «La figura di Goffredo Mameli non è stata mai raccontata in un film e ho avvertito il dovere di chiedere al regista Antonucci di accettare una presentazione alla Camera dei deputati, perché ritengo che i valori che racchiude questo film sono valori che il nostro Paese ha disperatamente bisogno di ristudiare. Sono convinto che quasi tutti gli italiani sanno che "Il canto degli italiani" è stato scritto da Mameli, ma sono certo anche che la maggior parte degli italiani non conosce la storia meravigliosa di questo ragazzo che diede la vita per la Patria, per l'unità d'Italia e quindi per il futuro della nostra nazione».

Il film è stato scritto dallo stesso regista con Ekaterina Khudenkikh. Alla proiezione riservata in Parlamento, oltre ad Emanuele Macone, l'interprete del protagonista Mameli, l'attrice Maria Grazia Cucinotta nel ruolo della madre, il musicista Francesco Baccini nel ruolo del compositore Novaro. Nel cast anche Stefania Sandrelli, la nonna, e Vincent Riotta il padre.
«La sceneggiatura osserva il regista è stata scritta dopo un attento studio dei testi storici, alcuni molto rari sulla vita di Mameli e nella sceneggiatura è stata data particolare attenzione al ritmo della scrittura che trova un giusto equilibrio tra i momenti di vita personale e sentimentale del protagonista e i momenti in cui il giovane patriota si confronta con la situazione politica e sociale del suo tempo, prendendo parte attiva ai tentativi di ribellione verso lo straniero che occupava l'Italia».

Il film sta già ottenendo premi e riconoscimenti in Italia e all'estero, in vari festival in diverse città del mondo tra cui New York, Madrid, Barcellona, San Pietroburgo. "Goffredo e l'Italia chiamò", ancora un film scritto e diretto da un casertano che, come tante altre recentissime opere interpretate da attori casertani, i cittadini casertani non potranno vedere nel capoluogo perché qui è tristemente noto non ci sono più sale cinematografiche. Angelo Antonucci la sua malinconia l'aveva già dichiarata a "Il Mattino", e ribadisce la tristezza della privazione di cultura cinematografica in una città che un tempo ne era tra le capofila. Si associa anche il deputato Marco Cerreto di Fdi che rilancia l'appello agli imprenditori per un impegno a occupare una casella tanto importante lasciata vuota in una città che lo reclama. Intanto la produzione si sta adoperando per una proiezione del film al Ricciardi di Capua e a Caserta alla Sala Don Bosco dell'istituto salesiano.
 

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