Immondizia, plastica e fusti sospetti ecco la strada-discarica a cielo aperto

Degrado nella strada tra San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere

Immondizia, plastica e fusti sospetti ecco la strada-discarica a cielo aperto
di Giulio Sferragatta
Giovedì 11 Gennaio 2024, 09:48
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Scarti di materiale edilizio, calzature abbandonate, bottiglie di plastica ovunque. Un pattumiera a cielo aperto quella che si palesa ai margini dalla strada di servizio che, all'altezza del cavalcavia ferroviario dell'Alifana, conduce nel territorio del Comune di San Tammaro. Nascosti nella fitta vegetazione, che si riversa fino al manto stradale, ci sono tante sacche di immondizia, alcune delle quali contenenti anche prodotti tossici per l'ambiente. Si intravedono bottiglie di plastica, ma anche piccoli fusti con sostanze non identificabili. Scarpe e pantofole, che si notano tra elementi d'arredo e suppellettili, non rendono una bella immagine del luogo che, dalla Nazionale Appia, comprende un'area campestre al confine con San Tammaro.

La stradina non è molto trafficata e, tra l'altro, è pure sprovvista di un impianto di videosorveglianza.

Agli automobilisti che, tuttavia, la percorrono come utile scorciatoia per spostarsi da un Comune all'altro, non sfuggono all'attenzione i vari cumuli di immondizia, riversi tra le sterpaglie.

La sporcizia favorisce la presenza di ratti che, in diverse occasioni, sono stati visti nella zona. Tra erbacce e rifiuti, i topi trovano il proprio habitat naturale, favorito dal continuo rifocillamento reso possibile dai continui sversamenti abusivi. Approfittando dell'oscurità notturna e lontani da sguardi indiscreti, ignoti abbandonano buste di immondizia, alcune delle quali ricolme di calcinacci e derivati edilizi, al di là dei materiali plastici anch'essi lasciati ai margini della strada o a ridosso delle campagne.

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Nel frattempo, sempre a Santa Maria Capua Vetere, presso lo Stir, avrà luogo domani un'assemblea sindacale della Uiltrasporti a tutela dei lavoratori della Gisec. La necessità di una riunione presso l'impianto sammaritano si è resa necessaria - come riportato nella nota sindacale - a seguito della mancata partecipazione della società all'incontro che si è svolto martedì all'Ispettorato del Lavoro di Caserta, disertato dalla Gisec nonostante il tentativo di conciliazione promosso per dirimere una controversa legata al mancato pagamento di alcuni emolumenti. In particolare, i lavoratori hanno lamentato l'omessa corresponsione dei permessi retribuiti, maturati e non fruiti durante l'anno. Secondo quanto riportato dalla Uiltrasporti, «il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato nel mese di gennaio di ogni anno».

In realtà, dal 2017 ad oggi, tali spettanze non sarebbero state versate ai dipendenti, tanto è vero che le ore di permesso maturate ammontano orientativamente a circa 150 ore a lavoratore. La Gisec avrebbe giustificato l'inadempienza alla luce un accordo sindacale, di cui però non ci sarebbe traccia. Nonostante i tentativi intrapresi per una soluzione conciliativa, le posizioni restano divergenti. I lavoratori sono decisi ad ottenere il riconoscimento dei loro diritti. E la segreteria territoriale di Caserta della Uiltrasporti è stata chiara. Se non sarà possibile trovare un accordo domani, sarà organizzata una protesta presso la Provincia di Caserta.

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