Pietravairano: incendio, distrutti oltre 50 ettari di bosco e lambito il santuario

Isolato il Santuario del Calvario, polemiche per il ritardo nello spegnimento

vigili del fuoco in azione a Pietravairano
vigili del fuoco in azione a Pietravairano
di Antonio Borrelli
Domenica 15 Ottobre 2023, 09:29
3 Minuti di Lettura

Oltre 50 ettari di bosco sono stati distrutti dalle fiamme. Il santuario del Calvario isolato, le abitazioni della zona minacciate, ettari di verde nel bosco sono finiti letteralmente in fumo. Sono ore di apprensione a Pietravairano, dove, dall'alba di venerdì, un violento incendio sta paralizzando la comunità e impegnando forze massicce anche da altre regioni. Ieri, per tutta la giornata, i vigili del fuoco, gli idraulici forestali, personale Sma della Regione Campania e addetti antincendio hanno continuato a lavorare da terra e dal cielo per domare un rogo che era stato segnalato alle 7 del mattino di venerdì. Un innesco di modeste dimensioni che si è però trasformato in un "inferno" di fuoco e fiamme che è arrivato a bruciare decine di ettari di vegetazione sul monte Cajevola. 

In un primo momento sono intervenuti gli idraulici forestali, in attesa del rapido arrivo di una squadra dei vigili del fuoco.

Ma dopo ore di operazioni è stata necessaria la mobilitazione di altre squadre, di due canadair partiti da Ciampino e di un elicottero. Tra venerdì e sabato una squadra è stata dedicata al monitoraggio delle abitazioni alle spalle del campo sportivo, quelle più vicine al fronte del fuoco, mentre un altro team dei vigili del fuoco dotato di fari e pompe più potenti è salito sul monte Calvario per mettere in sicurezza la chiesa e bloccare, così, il fronte che si avvicinava al centro storico. La giornata di ieri è stata altrettanto complicata, ma si è deciso di puntare di più sulle operazioni dall'alto. Così, la Protezione civile regionale ha allestito delle vasche di approvvigionamento di acqua sul campo sportivo San Martino.

«In questo modo abbiamo autorizzato l'elicottero a scendere con maggiore visibilità e riduzione dei tempi di approvvigionamento», racconta il consigliere comunale Aldo Zarone. Eppure dalle ore 15 il vento dal mare è aumentato d'intensità con repentine raffiche che hanno intralciato le manovre dell'elicottero. Nel borgo di Pietravairano i cittadini guardano verso l'alto e cresce l'angoscia sia per la devastazione ambientale che per i rischi connessi alla vicinanza del fronte di fuoco al centro abitato. Con ogni probabilità, oggi sarà ancora un'altra intensa giornata di operazioni per gli operatori che stanno lavorando ininterrottamente da oltre 48 ore sui monti Cajevola e Calvario. L'attenzione massima dei soccorsi è rivolta non solo ai residenti più a rischio (al momento presidiati ma non è stata resa necessaria una evacuazione dalle abitazioni), ma anche al patrimonio naturale e al santuario del XVII secolo.

Video

È in questo contesto che esplode un caso che vede imputata la Regione Campania. Per l'ex vicesindaco Aldo Zarone è, infatti, trascorso troppo tempo dalla prima richiesta di aiuto all'effettivo decollo dei mezzi di soccorso. Nell'aggiornare i suoi concittadini il consigliere rivela: «Ora pensiamo a salvaguardare le abitazioni e i cittadini. Appena dopo denuncerò chi ha l'obbligo di fare e non ha fatto. Perché è letteralmente vergognoso». Una polemica che si aggiunge al clima surreale e di grande fatica che vive unanimemente l'intera popolazione di Pietravairano, uno dei gioielli medievali del Casertano. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA