Caserta, infermiera presa
a schiaffi in ospedale

Caserta, infermiera presa a schiaffi in ospedale
di Ornella Mincione
Venerdì 22 Dicembre 2017, 11:27
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Schiaffeggiata mentre era al telefono per prenotare la Tac al bambino. È successo durante la notte tra mercoledì e giovedì, alle ore 2 circa, all'infermiera di turno al Pronto soccorso pediatrico dell'ospedale di Caserta. A darle il ceffone è stato il padre del bimbo che, pensando che l'operatrice fosse al telefono per motivi personali senza riservare la giusta attenzione al malessere del piccolo, ha deciso di aggredirla.

Nella stanza delle visite del Pronto soccorso dedicato ai più piccoli erano presenti al momento dell'aggressione l'infermiera e l'ausiliare di turno. Il bimbo, affetto da una patologia neurologica cronica, era stato accompagnato dai genitori in ospedale perché lamentava forti dolori alla testa. Preoccupati per le condizioni del figlio, i genitori, residenti a San Nicola la Strada ma originari di Torre del Greco, hanno in un primo momento atteso che il bimbo venisse visitato.

Dopo la visita, per avere una più certa diagnosi, l'infermiera ha iniziato a fare quelle telefonate che spesso sono necessarie quando si richiede una tac in piena notte. Visibilmente scosso da quanto stava vivendo, il padre del bimbo ha iniziato ad aggredire verbalmente l'ausiliare e poi, in un impeto d'ira, ha schiaffeggiato con forza l'infermiera.

«È stata la prima volta che si è verificata un'aggressione fisica nel Pronto Soccorso pediatrico», ha poi commentato ieri mattina qualche camice bianco della Pediatria, da cui dipende il Pronto Soccorso per i più piccoli. Un Pronto soccorso che registra intorno ai 1.100 accessi al mese, dicono dal reparto.

 

A fronte di quest'episodio, emergono all'attenzione due scenari: da un lato la possibilità di trasferimento del Pronto Soccorso pediatrico al primo piano; dall'altro, il quesito sull'efficacia dell'attuale sistema di sorveglianza, sia come sistema che come personale dedicato.
«Sulla videosorveglianza abbiamo già iniziato i lavori e mi hanno assicurato che per fine gennaio il nuovo sistema potrà essere in funzione - risponde il direttore del nosocomio casertano, Mario Ferrante -. Per quanto riguarda il personale, abbiamo rafforzato le risorse, aggiungendo una guardia all'interno del Pronto Soccorso e una all'esterno, al monitoraggio dell'ingresso». È chiaro che, tiene a precisare il direttore, «è impossibile preventivare le aggressioni, però possiamo fare in modo che chi compie questi atti se ne debba poi assumere le responsabilità».
Poi, la nota sulla possibilità di trasferire il Pronto Soccorso pediatrico in reparto: «Stiamo valutando l'ipotesi. Non credo possa essere un trasferimento agevole: dobbiamo valutare bene il percorso che dovrebbero fare i bambini.
Inoltre, c'è da dire che nell'area del Pronto soccorso c'è decisamente più vigilanza, diversamente dal reparto», conclude il direttore.
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