San Felice a Cancello: inquinamento da polveri sottili, area irrespirabile per 41 giorni

Allarme dalla stazione Arpac nell'istituto comprensivo Aldo Moro

La stazione di monitoraggio dell'inquinamento
La stazione di monitoraggio dell'inquinamento
di Aniello Renga
Martedì 10 Gennaio 2023, 08:29
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Per 41 giorni, nel 2022, l'aria è risultata inquinata da polveri sottili, nello specifico pm10, oltre i limiti di tutela previsti dalla legge. È il dato allarmante restituito dalla stazione di monitoraggio dell'Arpac, posta nel perimetro dell'istituto comprensivo Aldo Moro di Cancello Scalo.

«Anche per il 2022 - commenta Michele Affinito, presidente dell'associazione Mossca - il triste primato di aver superato i 35 sforamenti fissati dalla direttiva europea». Mossca (Movimento Società Sport Cultura e Ambiente), fin dalla sua fondazione, ha sollevato il problema, denunciando i rischi per la salute e l'alta incidenza cancerogena; tanto da portare il dibattito a livello istituzionale con diverse audizioni presso la commissione ambiente della Regione e in consiglio comunale, con l'approvazione di un vero e proprio regolamento per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. «Ancora più triste - continua Affinito - non solo alla luce del fatto che il nostro comune, dal 2020, ha un piano di contenimento delle polveri sottili, ma soprattutto perché a maggio 2022 è stata emessa un'ordinanza dalla passata amministrazione, mai fatta rispettare in modo operativo e caduta nel dimenticatoio».

Il dato del 2022 è praticamente in linea con quelli del 2016 (47 giorni di sforamento), 2017 (41 giorni), 2019 (46 giorni). Per Mossca, la causa maggiore di inquinamento è il traffico veicolare, appurata l'assenza di un tessuto industriale e produttivo strutturato. L'ordinanza dell'ex sindaco Ferrara vietava, infatti, il transito sulle strade cittadine dei veicoli più inquinanti.
«Grazie al contributo del nostro movimento - riprende Affinito - siamo uno dei pochi comuni d'Italia ad avere un piano di contenimento, non tutti lo sanno; è un primato di cui noi cittadini di questo comune dovremmo andare fieri.

Nel corso di questi anni abbiamo provato a dare il nostro contributo come cittadini a fornire strumenti per migliorare la qualità della vita; soluzioni, per risolvere la questione traffico. In poche parole abbiamo fatto Politica; in silenzio, senza esaltazione mediatica, rendendoci conto che, senza l'educazione di ciascun cittadino a salvaguardare l'ambiente, senza l'interesse concreto di ciascun membro delle istituzioni a fare rispettare le ordinanze, è davvero tutto inutile».

Formalmente col primo gennaio l'Arpac azzera il conteggio; ma sono bastati poco più di un'ora di botti, l'umidità elevata e l'assenza di venti, per far diventare Capodanno il primo giorno di sforamento del 2023. «Occorre un ulteriore sforzo - conclude Affinito - invece di credere a nuovi progetti politici portati avanti da vecchie glorie della politica sanfeliciana, se davvero si vuole il cambiamento, cominciamo con il leggere il piano di contenimento delle polveri; ci renderemo conto che possiamo iniziare da subito a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, senza aspettare una nuova amministrazione».
 

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