Per 41 giorni, nel 2022, l'aria è risultata inquinata da polveri sottili, nello specifico pm10, oltre i limiti di tutela previsti dalla legge. È il dato allarmante restituito dalla stazione di monitoraggio dell'Arpac, posta nel perimetro dell'istituto comprensivo Aldo Moro di Cancello Scalo.
«Anche per il 2022 - commenta Michele Affinito, presidente dell'associazione Mossca - il triste primato di aver superato i 35 sforamenti fissati dalla direttiva europea». Mossca (Movimento Società Sport Cultura e Ambiente), fin dalla sua fondazione, ha sollevato il problema, denunciando i rischi per la salute e l'alta incidenza cancerogena; tanto da portare il dibattito a livello istituzionale con diverse audizioni presso la commissione ambiente della Regione e in consiglio comunale, con l'approvazione di un vero e proprio regolamento per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. «Ancora più triste - continua Affinito - non solo alla luce del fatto che il nostro comune, dal 2020, ha un piano di contenimento delle polveri sottili, ma soprattutto perché a maggio 2022 è stata emessa un'ordinanza dalla passata amministrazione, mai fatta rispettare in modo operativo e caduta nel dimenticatoio».
Il dato del 2022 è praticamente in linea con quelli del 2016 (47 giorni di sforamento), 2017 (41 giorni), 2019 (46 giorni). Per Mossca, la causa maggiore di inquinamento è il traffico veicolare, appurata l'assenza di un tessuto industriale e produttivo strutturato. L'ordinanza dell'ex sindaco Ferrara vietava, infatti, il transito sulle strade cittadine dei veicoli più inquinanti.
«Grazie al contributo del nostro movimento - riprende Affinito - siamo uno dei pochi comuni d'Italia ad avere un piano di contenimento, non tutti lo sanno; è un primato di cui noi cittadini di questo comune dovremmo andare fieri.
Formalmente col primo gennaio l'Arpac azzera il conteggio; ma sono bastati poco più di un'ora di botti, l'umidità elevata e l'assenza di venti, per far diventare Capodanno il primo giorno di sforamento del 2023. «Occorre un ulteriore sforzo - conclude Affinito - invece di credere a nuovi progetti politici portati avanti da vecchie glorie della politica sanfeliciana, se davvero si vuole il cambiamento, cominciamo con il leggere il piano di contenimento delle polveri; ci renderemo conto che possiamo iniziare da subito a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, senza aspettare una nuova amministrazione».