Lo Uttaro: piano sicurezza per le falde acquifere

Conferenza dei servizi in Regione

La discarcia di Lo Uttaro
La discarcia di Lo Uttaro
di Daniela Volpecina
Sabato 9 Dicembre 2023, 08:38 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 09:54
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Bonifiche a Lo Uttaro, fissata per il prossimo 20 dicembre la conferenza dei servizi preliminare in Regione. Il tavolo, atteso da tempo, è finalizzato a prendere visione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la messa in sicurezza permanente delle falde. Dovranno infatti essere definite modalità di attuazione e tempistiche degli interventi. L'obiettivo è ripristinare la qualità delle acque sotterranee dell'Area Vasta - che si estende per circa 196 ettari - che risultano contaminate a seguito dell'attività delle discariche e soprattutto occorre contrastare i fattori inquinanti. L'azione coordinata della messa in sicurezza sia della falda che delle stesse discariche, dovrebbe garantire la riqualificazione ambientale dell'intero territorio. Cinquecentomila euro, questo l'importo stimato per la bonifica. La progettazione è stata affidata al raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Technital.

«L'avvio del progetto - ha dichiarato in merito Carmela Mucherino, assessore comunale alla Transizione ecologica - rappresenta un momento importante per la nostra comunità.

Questo intervento è infatti un passo fondamentale verso la riqualificazione ambientale e lo sviluppo di Caserta. La nostra priorità è proteggere e ripristinare la qualità della falda, contrastando le fonti di contaminazione. Siamo fiduciosi che, lavorando insieme ai soggetti attuatori, possiamo superare le sfide ambientali che la nostra città affronta. Con questo progetto potremmo garantire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni future». Alla Conferenza dei servizi parteciperanno tutti i soggetti coinvolti nel progetto. L'area era già destinataria di risorse statali per la riqualificazione delle discariche Ecologica meridionale e la nuova Lo Uttaro. Nel primo caso, si tratta di un sito aperto nel 1990, che si estende su una superficie di circa 58mila mq. Qui nel 2024 verrà effettuato un intervento di capping, vale a dire la realizzazione di un cappello impermeabile che non permetterà alla pioggia di attraversare i rifiuti e continuare a portare in falda elementi inquinanti attraverso il percolato. L'opera sarà finanziata con fondi ministeriali per circa 6,5 milioni di euro. Nel caso di Lo Uttaro 2 o nuova Lo Uttaro invece sta per essere aggiudicata la gara di appalto per i lavori di messa in sicurezza permanente del sito.

L'intervento, del valore di 3,8 milioni di euro, sarà finanziato nell'ambito di un vecchio accordo di programma sulle compensazioni ambientali del valore di dieci milioni di euro che prevedeva anche la rimozione - avvenuta nel 2010 - del cosiddetto "panettone", il sito di stoccaggio situato sempre in località Lo Uttaro, e la caratterizzazione dell'area Vasta, compiuta in realtà solo in parte e per la quale si attende un nuovo progetto integrativo da parte della Sogesid, la società in house del ministero dell'Ambiente. Nei giorni scorsi ha fatto tappa a Lo Uttaro anche la commissione parlamentare sulle ecomafie - presieduta da Iacopo Morrone e della quale fanno parte Gimmi Cangiano, Francesco Borrelli, Carmela Auriemma, Eliana Longi, Francesco Maria Rubano e Pietro Lorefice - che ha garantito che si farà portavoce di un confronto tra Regione, Provincia, Comune, Arpac e Sogesid per superare gli ostacoli di natura tecnico e burocratica che rischiano di rallentare l'iter delle bonifiche. Il Comune di Caserta ha pubblicato intanto un avviso esplorativo in vista della redazione del progetto di fattibilità e della eventuale successiva procedura di gara per la realizzazione, sempre in località Lo Uttaro, e precisamente nell'ex mattatoio di viale Edison, di un impianto per il trattamento e il recupero di prodotti assorbenti.

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Si tratta nel dettaglio di un processo ambientale di economia circolare che prevede lo smaltimento di cinquemila tonnellate all'anno di pannolini, pannoloni e assorbenti con il recupero dei materiali plastici e della cellulosa. Un intervento per il quale il Comune ha ottenuto, nell'ambito del Pnrr, un finanziamento di dieci milioni di euro. La città di Caserta produce in media 2.500 tonnellate di pannolini all'anno alle quali occorre aggiungere altre duemila tonnellate circa prodotte da ospedali, case di riposo, Rsa, asili nido. Smaltire una tale quantità costa al Comune 200 euro per ogni tonnellata per un totale che sfiora il milione di euro. L'impianto dovrà essere realizzato entro il 30 giugno del 2026 e dovrebbe essere, queste almeno le intenzioni annunciate dall'Ente, gestito da una società interamente pubblica. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 26 dicembre. 

 

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