Stop al calvario degli automobilisti. Saranno cancellate le voragini, gli allagamenti, le immissioni a raso e rifatto pure il sistema di raccolta delle acque meteoriche. Insomma, si farà la riqualificazione, tanto attesa e tanto discussa, del vecchio tracciato della strada statale Appia nel comune di Maddaloni. Epilogo positivo, per entrambi le parti del braccio di ferro tra Rfi e ente locale. «Portiamo a casa - annuncia il sindaco Andrea De Filippo - le opere di compensazione e ripristino delle stato originario dei luoghi che aspettavamo dal 2019. Da quando sono cominciati i lavori di scavo della linea ferroviario Av/Ac Bari-Napoli».
Il Comune concederà l'apertura al traffico veicolare di opere nuove di zecca non accettate.
«Sarà realizzato - conclude De Filippo - quello che era stato pattuito cinque anni fa in termini di mitigazione degli impatti ambientali collegati ai lavori della nuove ferrovia Bari-Napoli. Allo stesso modo, è stata riqualificata e ripavimentata la strada di accesso al tunnel base di Monte Aglio gravemente ammalorata dai lavori. Come sempre non chiediamo soldi ma opere di pubblica utilità di cui il territorio ha disperato bisogno». Il riferimento è al tasso di incidenti e danneggiamenti alle auto lungo una strada da anni dissestata. E ancora, una volta, sindaco, Comune e consiglio comunale incassano anche l'appoggio dei sindacati.
«È dal 2019 - commenta e testimonia Angelo Lustro, segretario regionale della Filt-Cgil - che ripetiamo: una grande opera come la Bari-Napoli è anche l'occasione per riqualificare le vecchie infrastrutture presenti lungo il tracciato. Quindi, invochiamo altri interventi anche lungo la Statale 265, nel territorio di Valle di Maddaloni, ovvero un altro territorio fortemente interessato dai cantieri ferroviari». Sui rischi presenti lungo la Statale che costeggia la nuova strada ferrata, si sono mobilitati, sempre dal 2019, in maniera congiunta i consigli comunali di Maddaloni e Valle di Maddaloni. «I due Comuni - spiega Pasquale Vigliotta (presidente del comitato civico per la sicurezza sulla 265) - sono uniti da una strada che è, secondo la Polstrada, la terza per pericolosità della provincia. Chiediamo che Rfi, Anas, Provincia, ogni ente per le tratte di competenza, contribuiscano alla urgente messa in sicurezza».