Malamovida, la decisione di Fipe
e Confcommercio: «Niente alcol ai minori»

Malamovida, la decisione di Fipe e Confcommercio: «Niente alcol ai minori»
di Emanuele Tirelli
Giovedì 17 Febbraio 2022, 07:36
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Tabelle alcolemiche e cartelli con la scritta «Io non vendo alcool ai minori». Ma anche informazione e formazione sulla somministrazione e un corso di primo soccorso. Confcommercio e Fipe Caserta continuano la loro azione di contrasto alla mala movida e cercano di promuovere il più possibile quella sana, che coinvolge tutte le fasce d'età e consente sviluppo economico e serenità nelle strade. Le associazioni dichiarano però di non poter fare tutto da sole, perché c'è bisogna di una sensibilizzazione dei cittadini e della vicinanza di istituzioni e di forze dell'ordine. Ognuna, nei propri ambiti di competenza, deve contribuire a cambiare il paradigma.

La settimana scorsa, l'Aulario dell'Università degli studi della Campania «Luigi Vanvitelli» a Santa Maria Capua Vetere ha accolto il convegno «Bevi responsabilmente» promosso dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi e dall'Associazione Nazionale Magistrati.

Adesso è la volta di scendere in campo, e pare che si tratta della prima di una serie di azioni sempre più concrete. «Durante il convegno abbiamo trattato il tema a 360 gradi per affrontarlo in tutti i suoi aspetti. Ora iniziamo a sviscerare ogni tema in modo specifico. Questa prima iniziativa si rivolge principalmente ai titolari dei baretti e a quanti si occupano di somministrazione e vendita al banco», dice Giuseppe Russo, presidente di Fipe Caserta e di Fipe Giovani Campania. «Forniremo delle tabelle alcolemiche e dei cartelli con la scritta Io non vendo alcool ai minori da esporre nei propri locali. Effettueremo anche dei corsi di primo soccorso, che in alcune città si sono rivelati fondamentali in caso di risse o di aggressioni. E poi ci faremo anche carico delle loro istanze per portarle all'attenzione delle istituzioni in occasione dei tavoli sulla sicurezza che si svolgeranno nelle prossime settimane». Russo spiega che si tratta di un tema sentito dall'associazione, che adesso può svilupparlo al meglio anche grazie alla vicinanza dei baretti di Caserta e di Aversa. «Cercheremo di sensibilizzare il più possibile, non solo per contrastare la vendita di alcolici ai minori illustrando pure le conseguenze di un'azione del generale; ma anche per evitare la somministrazione sregolata a tutte le fasce d'età, con una certa attenzione alla qualità dei prodotti.

Crediamo che informare gli associati, attuali e futuri, sia un'azione necessaria che giova a tutti. Bisogna cambiare la visione della movida e dobbiamo agire per favorire questa trasformazione. Si tratta naturalmente delle prime azioni che metteremo in campo nel breve periodo. Ne seguiranno anche altre ancora più incisive con l'intento di arginare un fenomeno, quello della movida selvaggia, che purtroppo è in espansione in tutto il territorio provinciale».

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Secondo Lucio Sindaco, presidente di Confcommercio Caserta, «informazione, formazione e consapevolezza sono le armi attualmente a nostra disposizione per affrontare questa battaglia, ma è evidente che per ottenere risultati concreti e tangibili occorre che ciascuno all'interno della comunità faccia la propria parte. Istituzioni, scuole, famiglie e naturalmente anche gli esercenti. È giusto responsabilizzare la categoria e attivare tutte le iniziative utili a contrastare la mala movida, ma senza dimenticare che bisogna agire con fermezza su chi beve in maniera irresponsabile. Occorre dunque inculcare una coscienza civica in chi con il proprio atteggiamento nuoce a se stesso e agli altri e al contempo potenziare i controlli sul territorio». A queste si aggiungono anche le parole di Cristina Palmieri, socia di Confcommercio, che approfondisce il ragionamento e chiama in causa il sostegno delle forze dell'ordine. «Noi titolari dei pubblici esercizi siamo i più esposti perché rappresentiamo il primo contatto dei giovani durante la movida. È anche nostro compito dunque sensibilizzarli sul corretto consumo di alcool. Ben vengano quindi la formazione e l'informazione per tutti i gestori che sono in prima linea, al contempo però ci aspettiamo la massima collaborazione da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine affinché il nostro impegno non venga vanificato».
 

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