«Movida ma organizzata» le prove a via San Carlo contro il caos della vigilia

Critiche sull'ordinanza del sindaco

Via San Carlo puntano a Caserta
Via San Carlo puntano a Caserta
di Daniela Volpecina
Giovedì 29 Dicembre 2022, 09:03 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 08:43
4 Minuti di Lettura

Aperitivi e movida nelle festività natalizie, i commercianti di via San Carlo prendono le distanze dai colleghi del centro storico e rivendicano la correttezza del loro operato: «Abbiamo appreso di disordini, caos, traffico, mancato rispetto delle regole in molte strade della città fa notare Raffaele Porrino in rappresentanza del comitato Antica via San Carlo nulla di tutto questo si è verificato nel tratto dove noi operiamo. Al contrario. Tutto si è svolto come da programma con un'affluenza fortunatamente maggiore del solito ma molto disciplinata, malgrado i disagi legati al palazzo pericolante e ai blocchi di cemento che da oltre due mesi ormai bloccano il transito pedonale. Noi commercianti ci siamo autotassati per organizzare spettacoli e animazione per bambini e per allestire due postazioni dj che con la loro musica hanno allietato la vigilia di Natale in tutta la strada. Si tratta di eventi regolarmente autorizzati dal Comune che si sono protratti fino alle ore 19,30. Per tutto il tempo abbiamo servito le bevande in monouso, evitando il vetro persino ai tavoli, così come previsto dall'ordinanza del Comune, e al termine della giornata abbiamo provveduto anche a ripulire la strada. Un esperimento ben riuscito che siamo pronti a ripetere per la vigilia di Capodanno. Anche per quella occasione infatti abbiamo previsto una serie di piccoli eventi per grandi e piccini e ripeteremo anche l'esibizione dei dj visto il successo riscontrato soprattutto tra i giovani. Le attività si fermeranno però prima di cena e non prevediamo una riapertura dei locali dopo mezzanotte».

Chiuderà prima del tradizionale cenone anche il bar Benefico in piazza Duomo: «L'affluenza in città dopo mezzanotte spiega il titolare Alfonso Bruno - non è tale da giustificare una riapertura del locale».

E in relazione all'ordinanza numero 87 del 21 dicembre con la quale il Comune di Caserta ha vietato la vendita per asporto di bevande alcoliche in recipienti di vetro per le giornate del 24 e del 31, il commerciante ha replicato: «È un provvedimento che penalizza il commercio, e in particolare gli esercenti onesti e rispettosi delle regole, ma non risolve il problema della movida selvaggia. In assenza di controlli infatti c'è chi ha tranquillamente continuato a vendere le bevande nei loro contenitori di vetro innescando anche un meccanismo di concorrenza sleale nei confronti dei colleghi commercianti corretti. Se si vuole davvero arginare il fenomeno della malamovida innescato da disordini e risse, l'unica soluzione è quella di potenziare i controlli nelle piazze e nelle strade così da prevenire disagi e al contempo non limitare e non danneggiare le attività commerciali».

Critico sull'ordinanza sindacale anche Antonio Iuliano, titolare della pizzeria Donna Sophia in via San Carlo: «Al di là dei limiti evidenti di questo provvedimento spiega che, a mio avviso, non rappresenta la soluzione al problema, c'è da segnalare anche che una simile ordinanza andava programmata e quindi emanata con largo anticipo rispetto alle date indicate per consentire ai locali di diversificare gli ordini. Ci sono esercenti che hanno acquistato intere pedane di prosecco e bevande in vetro che non hanno potuto vendere, subendo un danno economico notevole. Se avessero saputo in anticipo del provvedimento del Comune probabilmente avrebbero fatto una scelta diversa e contenuto le perdite».

Video

Un danno che assume un valore ancora più significativo alla luce del difficile momento vissuto dai commercianti di via San Carlo, in agonia dal 19 ottobre, da quando cioè la scoperta di lesioni gravi lungo le pareti perimetrali di un vecchio palazzo al civico 33 hanno costretto il Comune a interdire la strada al transito veicolare e pedonale. Da allora i residenti e i negozianti - che nel frattempo hanno denunciato un calo delle vendite superiore al cinquanta per cento, recuperato probabilmente solo in parte in occasione delle festività natalizie attendono un intervento di messa in sicurezza dello stabile, fondamentale per ottenere la riapertura della strada, che però tarda ad arrivare perché nel frattempo i proprietari del palazzo hanno deciso infatti di adire le vie legali. A loro avviso le gravi lesioni riscontrate nello stabile vanno imputate alle modalità con le quali è stato effettuato, nell'aprile scorso, l'intervento di abbattimento dell'edificio adiacente. Da qui la nomina di un avvocato, la diffida indirizzata alla ditta che ha svolto i lavori e la richiesta di un risarcimento danni. Due settimane fa un tecnico nominato dal tribunale ha già effettuato un primo sopralluogo propedeutico alla redazione di una perizia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA