Caserta: un bunker di 450 metri per ospitare l'acceleratore che colpisce le cellule cancerose

Con il progetto Anthem è il secondo macchinario del genere in Italia

Un acceleratore Bcnt
Un acceleratore Bcnt
Domenica 10 Settembre 2023, 10:10 - Ultimo agg. 11 Settembre, 08:22
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Sarà presentato giovedì mattina, alle 10, al rettorato dell'Università Vanvitelli in viale Ellittico, il progetto Anthem. In quella occasione si parlerà anche dell'acceleratore lineare per il trattamento delle cellule neoplastiche assegnato all'Ateneo che consentirà all'Università della Campania di diventare luogo deputato all'eccellenza nel settore delle patologie tumorali. Di ultimissima generazione, il macchinario è tra i più sofisticati attualmente in circolazione e pochi sono gli esemplari di questo tipo a disposizione nel continente. L'installazione del macchinario è parte del progetto di ricerca Anthem, realizzato con i fondi del Pnrr, che ha come capofila l'Università Milano Bicocca e che vede anche la collaborazione dell'ateneo Vanvitelli e dell'Istituto nazionale di fisica nucleare.

«Una notizia di grande rilevanza - spiega il rettore Gianfranco Nicoletti - perché farà del nostro ateneo un punto strategico per la ricerca e la cura e potrà riscrivere la nostra posizione nella lotta ai tumori. Questo anche grazie al convinto e solido appoggio della Regione Campania e del governatore Vincenzo De Luca che sin da subito ha creduto e supportato la nostra partecipazione. Ora più che mai il nostro ateneo si conferma quale riferimento di eccellenza per questo tipo di terapie oncologiche». L'acceleratore si chiama Bnct, Boron Neutron Capture Therapy, ed è una complessa e modernissima strumentazione per radioterapia in grado di colpire solo le cellule malate risparmiando quelle sane. Questo nuovo e rivoluzionario macchinario utilizza il boro come sorgente di neutroni.

Le cellule cancerose vengono eliminate per mezzo di una reazione nucleare; la reazione indotta dai neutroni si concentra sul tessuto malato grazie all'immissione in esso di un farmaco contenente atomi di boro. I nuclei di boro si spaccano e rilasciano frammenti che eliminano le cellule malate con grande efficacia. Questo metodo ha il pregio, tra i tanti, di rendere anche molto più sicura la radioterapia nelle persone affette da carcinoma e soprattutto è più idoneo nei malati oncologici anziani e spesso più fragili. Primo e unico nell'Italia centro meridionale, è il secondo nel Paese. A beneficiarne, appena ultimato (si prevede entro la fine del prossimo anno) sarà l'intero sistema sanitario regionale consentendo alla Regione Campania il riconoscimento di Centro di eccellenza e di ricerca internazionale per la radioterapia delle malattie oncologiche.

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L'ateneo Vanvitelli ha già pronti gli spazi nel complesso Circe-exCiapi, in viale Carlo III a San Nicola la Strada, per l'installazione e la costruzione di un bunker di circa 450 metri quadri per ospitare questo eccezionale strumento terapeutico di avanguardia. Il progetto Anthem, che è acronimo di AdvaNced Technologies for HumancentrEd Medicine, vede la collaborazione tra 23 enti di ricerca per un investimento complessivo di oltre 123 milioni di euro.

L'Università di Milano-Bicocca è l'ente proponente. «Il progetto Anthem - aggiunge il rettore Nicoletti - è un'iniziativa a livello nazionale, un'opportunità per costruire sinergie e filiere con attori istituzionali e industriali all'avanguardia». L'obiettivo è quello di realizzare dispositivi e strumenti digitali per la raccolta dati a supporto di soluzioni di medicina di prossimità, sviluppare strumenti di monitoraggio e valutazione dei fattori ambientali, di stile di vita e patologici nelle popolazioni fragili e croniche. 

 

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