Paura per l'accensione della centrale turbogas

Sul chi va là gli ambientalisti e molti cittadini dell'hinterland

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di Emanuele La Prova
Domenica 11 Dicembre 2022, 09:49 - Ultimo agg. 09:51
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Le prove d'accensione della centrale turbogas di Presenzano hanno già messo sul chi va là gli ambientalisti e molti cittadini dell'hinterland locale. In settimana, a suscitare le polemiche di questi ultimi ci hanno pensato le continua colonne di fumo provenienti dalle possenti ciminiere della struttura. Naturalmente, di fronte a queste scene, molti abitanti della zona si sono spaventati non poco, in quanto convinti della tossicità delle nubi emesse dalla centrale. Queste ultime, oltre ai vari comuni dell'area casertana, tra cui Vairano Patenora, Ailano, Raviscanina, Marzano Appio e Pratella, hanno coinvolto anche il vicinissimo Molise, più precisamente l'area venafrana, sita a pochi chilometri del territorio presenzanese.

«Queste sono immagini che mettono paura e angoscia, da nodo in gola», hanno dichiarato i membri del gruppo «Mamme salute ambiente», «ci mostrano ciò che ci attende, ciò che attende i nostri figli ed i nostri nipoti.

Non possiamo e non vogliamo accettare tutto questo. Continueremo a lottare per il diritto alla salute». «La centrale non è ancora attiva, eppure sembra già di abitare vicino allo Stromboli», hanno invece spiegato sarcasticamente alcuni cittadini dei comuni di Terra di lavoro limitrofi alla struttura, «Conferenze dei servizi, procedura di valutazione di impatto ambientale, osservazioni delle parti interessate, consigli regionali, provinciali e comunali sull'argomento, manifestazioni pubbliche e cortei non sono serviti ad inserire nel progetto il recupero di tutta questa energia dissipata inutilmente nell'ambiente sotto forma di vapore, magari scaldando gratuitamente le case di molti cittadini ed eliminando altre emissioni incontrollate. La nostra terra è stata violentata. Questo è il risultato del denaro: malattia e morte». Nonostante il giustificato timore da parte di abitati ed associazioni, è stato successivamente reso noto che il fumo proveniente dalle ciminiere altro non è che vapore acqueo, prodotto dalla combustione del gas. Nonostante le rassicurazioni, gli ambientalisti ed i cittadini restano sul piede di guerra.

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Nel frattempo, mentre i comuni del vairanese continuano la loro lotta contro la centrale turbogas, a Galluccio l'amministrazione comunale guidata da Franco Lepore ha deciso di schierarsi l'Acea, società che gestisce il termovalorizzatore della vicina San Vittore. Le emissioni della struttura, infatti, da anni rappresentano un potenziale pericolo per il piccolo Comune casertano. Proprio per questo motivo, la fascia tricolore ha deciso di portare in tribunale l'Acea. L'ente di Terra di lavoro sarà assistito dagli avvocati Pasquale Rinaldi e Stefano D'Auria.
 

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