Le prove d'accensione della centrale turbogas di Presenzano hanno già messo sul chi va là gli ambientalisti e molti cittadini dell'hinterland locale. In settimana, a suscitare le polemiche di questi ultimi ci hanno pensato le continua colonne di fumo provenienti dalle possenti ciminiere della struttura. Naturalmente, di fronte a queste scene, molti abitanti della zona si sono spaventati non poco, in quanto convinti della tossicità delle nubi emesse dalla centrale. Queste ultime, oltre ai vari comuni dell'area casertana, tra cui Vairano Patenora, Ailano, Raviscanina, Marzano Appio e Pratella, hanno coinvolto anche il vicinissimo Molise, più precisamente l'area venafrana, sita a pochi chilometri del territorio presenzanese.
«Queste sono immagini che mettono paura e angoscia, da nodo in gola», hanno dichiarato i membri del gruppo «Mamme salute ambiente», «ci mostrano ciò che ci attende, ciò che attende i nostri figli ed i nostri nipoti.
Nel frattempo, mentre i comuni del vairanese continuano la loro lotta contro la centrale turbogas, a Galluccio l'amministrazione comunale guidata da Franco Lepore ha deciso di schierarsi l'Acea, società che gestisce il termovalorizzatore della vicina San Vittore. Le emissioni della struttura, infatti, da anni rappresentano un potenziale pericolo per il piccolo Comune casertano. Proprio per questo motivo, la fascia tricolore ha deciso di portare in tribunale l'Acea. L'ente di Terra di lavoro sarà assistito dagli avvocati Pasquale Rinaldi e Stefano D'Auria.