La febbre dell'oro ritorna. Le gioiellerie diventano i bancomat dei ladri. Dopo Piedimonte Matese a marzo e Vico Equense a febbraio, la banda a caccia di gioielli ha preso di mira una gioielleria di via Sant'Antonio Abate, "Preziosità", a Pietravairano, durante la notte fra domenica e lunedì. Il gruppo formato da almeno quattro criminali ha agito indisturbato riuscendo a prelevare oro nel negozio che si trova nei pressi del centro del paese. Il valore della merce rubata è di oltre 100 mila euro, non considerando i danni alla struttura. La saracinesca è stata, infatti, sfondata con arnesi in uso ai ladri professionisti. Dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza si notano anche delle armi nelle mani dei malviventi: si tratterebbe di pistole di piccolo calibro.
Il fatto è successo alle tre di notte, circa. I proprietari della gioielleria, chiamati dai vicini, sono accorsi sul luogo e poi sono rimasti lì fino all'alba. I carabinieri di Sessa Aurunca e Capua - avvertiti di notte - hanno isolato le impronte lasciate dai malviventi. Il primo passo verso l'individuazione della gang è stato quello dell'acquisizione delle immagini registrate da alcune telecamere nei dintorni.
In via Sant'Antonio Abate si trovano, infatti, altri esercizi commerciali. Il fascicolo d'indagine aperto in Procura a Santa Maria Capua Vetere si trova nelle mani dei carabinieri di Capua della stazione di Vairano Scalo. Quattro erano anche i malviventi che a marzo hanno agito a Piedimonte Matese. La banda, in quel caso, aveva pianificato tutto alle 4 del mattino, approfittando del buio e delle strade deserte. I ladri erano riusciti a entrare all'interno della gioielleria forzando la serratura della porta d'ingresso e disattivando il sistema d'allarme. Una volta dentro, avevano distrutto le vetrine in cui c'erano gioielli e altri oggetti preziosi. Dopo pochi minuti, i malviventi erano fuggiti facendo perdere le proprie tracce, ma non prima di aver messo le mani su un bottino di migliaia di euro. Poco dopo la loro fuga, all'interno della gioielleria era anche entrato in azione l'antifurto nebbiogeno. Inutilmente.
«Devo dire che i carabinieri sono giunti subito sul posto», spiega il sindaco di Pietravairano, Marianna Di Robbio ieri, dopo il colpo in gioielleria. «Servono più controlli delle forze dell'ordine, certo, ma non posso dire che qui non ce ne siano.