Piove dentro il Comune ricompaiono le bacinelle

Il problema si trascina da oltre tre anni

Le bacinelle nel Comune
Le bacinelle nel Comune
di Antonio Borrelli
Sabato 6 Maggio 2023, 08:47
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Il problema ormai è cronico, al punto che ad ogni temporale al municipio di Teano ricompaiono secchi, catini, stracci e ombrelli. È accaduto di nuovo, per la terza volta in poche settimane, dopo la prima denuncia dei cittadini lo scorso inverno.

E ancora una volta i residenti, arrivati nella casa comunale, hanno trovato nei corridoi scope e bacinelle a tamponare le falle della copertura gruviera e a catturare l'acqua piovana. Il problema si trascina da oltre tre anni e la situazione pare stia progressivamente peggiorando: basta alzare lo sguardo verso il soffitto del corridoio in questione, pesantemente ammuffito dalle infiltrazioni e danneggiato in alcune parti. In un tratto la copertura pare sia addirittura ceduta.

Sul pavimento, invece, il numero di secchi è cresciuto sensibilmente, a testimonianza dell'escalation di problemi. Eppure la Regione Campania nel dicembre del 2018 ha finanziato gli interventi di messa in sicurezza del comune per oltre 280mila euro. Fondi evidentemente non sufficienti o non utilizzati per il problema delle infiltrazioni. Di certo per l'amministrazione si tratta dell'ennesima tegola che si aggiunge alle svariate difficoltà gestionali in municipio e ai disservizi disseminati nell'ampio territorio sidicino, ma ora sono in tanti ad invocare interventi immediati.

Come se non bastasse, ora il municipio gruviera diventa motivo di scontro politico: la minoranza di Siamo Teano ha infatti denunciato che «è bastata una pioggia di maggio per vedere affiorare nella casa comunale bagnarole, ma una maggioranza assente finge che il problema non sia suo. Così il municipio versa in uno stato di abbandono prossimo all'irreversibilità».

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Qualche mese fa era stato invece il gruppo Futura, guidato dall'ex sindaco Nicola Di Benedetto, a sottolineare che «nessun assessore segue la vicenda, nessun amministratore ritiene di farsi parte attiva, nessuno di loro avverte il dovere di muovere un dito o di spendere un po' della propria preziosa energia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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