Via Feudo, si riaccende lo scontro sul parking

La mobilitazione dei residenti
La mobilitazione dei residenti
di Daniela Volpecina
Sabato 6 Maggio 2023, 08:38
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«Il parcheggio interrato in via Feudo San Martino non s'ha da fare». Sono determinati i residenti del rione Volturno che ieri pomeriggio, insieme ad alcuni comitati e associazioni ambientaliste, hanno tenuto un nuovo presidio nella villetta di via Arno. Una mobilitazione che prosegue da quasi sei mesi, da quando i cittadini hanno scoperto che il Comune ha intenzione di realizzare nell'ambito del Pinqua - un parcheggio interrato da cento posti auto e un hub di interscambio di mezzi elettrici nell'oasi verde di via Feudo.

Un'opera del valore di quasi sei milioni di euro che il Comune definisce necessaria per la viabilità del quartiere e anche per compensare i circa cento posti auto che verranno soppressi in via Acquaviva per fare spazio a una pista ciclabile.

Due motivazioni che non hanno convinto né i residenti, né le associazioni che hanno messo in campo una serie di iniziative per manifestare il proprio dissenso nei confronti dell'infrastruttura. Tra queste anche una petizione che ha ottenuto oltre settecento firme e che sarà inviata non solo al Comune ma anche al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

«Riteniamo che questo progetto ha detto durante il suo intervento Maria Rosaria Iacono di Italia Nostra sia stato elaborato con molta superficialità e mostrando disattenzione verso le persone che vivono qui e che dovrebbero beneficiare degli interventi di rigenerazione urbana programmati. Se si mette in campo una progettazione sulla qualità dell'abitare non si possono snobbare la manutenzione delle case popolari che qui peraltro sono fatiscenti, e dare priorità a nuove realizzazioni invece che promuovere il recupero dell'esistente e lo zero consumo di suolo». «Siamo preoccupati per il patrimonio verde del quartiere è il commento di Matteo Palmisani della Lipu perché tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi venti anni non hanno mai messo in campo un piano di piantumazioni ma hanno soltanto abbattuto gli alberi. Anche per realizzare questo parcheggio sarà necessario eliminarne alcuni ed espiantarne altri. Noi ci opporremo». Gianfranco Tozza di Legambiente fa notare che «ciò che non comprendiamo sono le ragioni che hanno spinto l'amministrazione a prevedere proprio qui un parcheggio di interscambio. Sarebbe logico realizzarlo nei pressi della stazione ferroviaria e dell'ex canapificio dove il Comune ha annunciato la creazione di un terminal bus. Qui invece non servirà a nessuno. E neanche ai residenti di via Acquaviva che non lasceranno mai le loro auto a un chilometro da casa. A tutto ciò occorre aggiungere che in via Feudo ci sono già altri tre parcheggi».

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Pronta la risposta dell'assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, che definisce immotivate le proteste: «A giugno - dice - verranno assegnate le gare di appalto di una serie di lavori che rivoluzioneranno il quartiere. Il Ministero ci ha assegnato risorse per quasi 15 milioni di euro che ci consentiranno di intervenire su strade, marciapiedi, piste ciclabili, arredo urbano, segnaletica, nuove piantumazioni e soprattutto il parcheggio interrato. Realizzando questa opera su suolo comunale e quindi in corrispondenza dell'oasi di via Feudo invece che su terreni privati risparmieremo 700mila euro di esproprio che verranno spesi per la riqualificazione dei galoppatoi di viale Carlo III». E a chi gli fa notare che in via Feudo ci sono altri tre parcheggi, l'assessore aggiunge lapidario: «Alcuni di quei parcheggi non sono a norma e potrebbero chiudere».

L'incontro, però, non ha rappresentato solo un momento di protesta ma anche un'occasione per illustrare a tutti alcune mappe realizzate dalle associazioni con il supporto di un team di architetti che hanno provato a immaginare l'abbattimento del muro e delle ringhiere che separano la villetta di via Arno dall'oasi di via Feudo per realizzare un unico parco verde, luogo di sport e aggregazione. «Si tratta di due aree comunicanti spiega Vincenzo Fiano del comitato Città Viva che sono state separate per ragioni, a nostro avviso, incomprensibili che, se unite, potrebbero costituire un prezioso polmone verde per le famiglie del quartiere». Nel progetto previste anche alcune funzioni contemplate anche dal Pinqua come uno skate park, il miglioramento dell'arredo urbano, un'area aggregativa con tavoli e sedie e l'implementazione delle giostrine.
 

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