Reggia di Caserta, biglietti gratis
venduti a 10 euro: inchiesta della Finanza

Reggia di Caserta, biglietti gratis venduti a 10 euro: inchiesta della Finanza
Marilu Mustodi Marilù Musto
Martedì 7 Giugno 2022, 09:13 - Ultimo agg. 13:59
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Da venditori abusivi di guide turistiche della Reggia a mercanti di biglietti (gratuiti) e prenotazioni online. Gli abusivi non lasciano in pace il Palazzo reale di Caserta, voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone. E così, da una segnalazione partita dagli uffici della manager del palazzo Tiziana Maffei è nata un'inchiesta della Guardia di finanza. E stavolta non si scherza.

Si parte però da un punto: la Reggia assetata di giustizia è destinata alla sconfitta sul fronte degli abusivi, la Guardia di finanza del comando provinciale offre un impegno illimitato in una lotta impari.

C'è una struttura leggera da un lato (l'inchiesta basata su prove, ma difficile da catalogare), dall'altro c'è piazza Carlo di Borbone, sconfinata e dove c'è di tutto. Ma proprio tutto: la stazione e anche il viale di accesso alla Reggia dove è facile trovare persino cartomanti che per cinque euro leggono i segni sul palmo della mano. Poi ci sono loro, i venditori di biglietti di ingresso in occasione della prima domenica del mese con apertura gratuita dei monumenti, giornata di accesso free istituita dal Ministero della cultura. Funziona così: c'è un appuntamento fisso che è la prima domenica del mese, gli abusivi con account TicketOne prenotano gli ingressi, da cinque a dieci. Nelle loro mani ci sono i ticket. La domenica arriva, ma i turisti non prenotati vengono messi alla porta dalla biglietteria della Reggia. «Sconfitti» dal sistema di accesso scansionato per ore, tornano su piazza Carlo di Borbone. A quel punto compaiono i truffatori che propongono di vendere ai turisti i biglietti online al prezzo di dieci euro, ma c'è chi dice di aver pagato anche venti. E così, gli «importunatori» seriali di visitatori del palazzo reale più famoso del Sud Italia intascano il compenso.

Messi alle corde da Google maps e Lonely planet, a dispetto delle loro guide turistiche cartacee, gli abusivi si autoriciclano. «Ne inventano di tutti i colori», sbotta la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei. «Quando sono arrivata qui li ho trovati all'interno del complesso vanvitelliano intenti ad avvicinare turisti spauriti, poi sono scomparsi grazie a una maggiore attenzione delle forze dell'ordine - continua Maffei - ora me li ritrovo che vendono biglietti gratuiti». È una gara di velocità in cui perdono tutti, la reputazione della città di Caserta per prima. Una pagina dopo l'altra gli abusivi riscrivono la loro storia. «È una questione di cultura - conclude Maffei - i visitatori dovrebbero rifiutare di comprare i biglietti». Ma c'è chi arriva da lontano e viene messo alla porta perché non ha prenotato l'accesso al palazzo reale: «È assurdo che si possa pensare di entrare senza prenotazione, se mi prefiggo di andare agli Uffizi prenoto o no? Credo che la risposta sia positiva, non vedo perché con la Reggia dovrebbe essere diverso».

Un modo c'è, però, per arginare la deriva dei venditori di biglietti gratuiti: ristabilire una quota di ticket cartacei all'interno. «Ci stiamo pensando», conclude la manager Maffei che proprio ieri ha inviato un'altra segnalazione sugli ingressi gratis che non sono stati poi sfruttati. C'è una mano che prenota online, questo è certo. E non è la sola. Da qui parte l'indagine della Guardia di finanza. «Difficile risalire ai nominativi - spiegano gli inquirenti - ma non impossibile». Si tratta, in pratica, di ordinare dei servizi in borghese per capire chi avvicina i vacanzieri. Intanto, bigliettai fantastici e venditori inquieti che non hanno mai smesso di far sentire la loro voce davanti alla Reggia, continuano a spillare denaro in una città che non li argina.
 

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