Reggia di Caserta, orrore nella piazza: trovato scheletro umano

La macabra scoperta tra le siepi grazie al fiuto dei cani molecolari

I rilievi della Reggia di Caserta
I rilievi della Reggia di Caserta
di Andrea Ferraro
Giovedì 26 Ottobre 2023, 09:34 - Ultimo agg. 17:06
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Orrore in piazza Carlo di Borbone. A pochi passi dalla Reggia, precisamente nel quadrante su cui affaccia l'emiciclo da oltre un decennio interessato dal cantiere dell'Agenzia del Demanio per la realizzazione del nuovo Archivio di Stato. È qui, tra le fitte siepi della piazza, di recente oggetto di scontro tra il ministro Gennaro Sangiuliano (e con lui i deputati Fdi) e il sindaco Carlo Marino, che è stato scoperto lo scheletro di un uomo. A fiutarne la presenza è stata Luna, cane molecolare delle unità cinofile della Polizia di stanza a Milano Malpensa. Un intervento richiesto dalla Questura dopo che domenica i vigili urbani, su segnalazione di alcuni turisti, avevano rinvenuto un osso, somigliante a quello di un braccio ma poi ritenuto essere appartenente a un animale. Un osso, molto verosimilmente, portato alla luce da un cane randagio.

Per fugare ogni dubbio si è deciso di dare il via libera alle ricerche con le unità cinofile, che ieri, intorno alle 10, hanno portato alla macabra scoperta.

Quei resti umani sarebbero lì da mesi. Il caldo avrebbe accelerato il processo di decomposizione e putrefazione.

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Brandelli di vestiti, tra cui un pantalone jeans, e alcuni effetti personali hanno lasciato subito supporre che si trattasse di un uomo, magari un senzatetto o un tossicodipendente che ha trovato ricovero tra le siepi per ripararsi dal caldo o per garantirsi un po' di riservatezza considerata l'impenetrabilità di quell'area verde. Ma saranno gli accertamenti genetico-forensi a fornire il responso definitivo sull'identità dell'uomo e ulteriori indicazioni anche agli inquirenti, che avrebbero già un nome sul quale lavorare, cosa che renderebbe inutile il ricorso a controlli incrociati con le denunce di scomparsa. Sul posto ieri mattina c'erano, oltre agli agenti dell'unità cinofila giunti dalla Lombardia con Luna, poliziotti della Squadra Mobile e della Scientifica della Questura di Caserta, gli agenti della municipale e i vigili del fuoco. Una volta scoperto lo scheletro è stato chiesto l'intervento del magistrato e del medico legale. Le operazioni sono andate avanti, sotto lo sguardo incuriosito dei turisti (c'è chi ha scattato foto, di quello che dall'alto sembrava un set cinematografico, dalle finestre degli appartamenti reali), fino alle 16 di una giornata caratterizzata, nella tarda mattinata, dalla pioggia.
 

Adesso gli inquirenti dovranno attendere il risultato degli esami genetico-forensi e degli accertamenti di laboratorio necessari per risalire al codice del Dna e avere certezze sull'identità dell'uomo. Soltanto allora sarà possibile dare un'accelerata alle indagini e capire se si tratta di una morte violenta o di un dramma della solitudine o di un dramma legato alla droga o ad altro. Diversi gli interrogativi in attesa di una risposta. Il giallo è fitto soprattutto perché quel corpo sarebbe rimasto lì per diverso tempo. È pur vero che quella siepe, al centro della piazza, è quasi inaccessibile anche per i giardinieri chiamati a sagomare le piante con le motoseghe o aste estensibili ma resta lo sconcerto.

La piazza dovrebbe essere oggetto di accurate pulizie. Di certo si ripropone un problema di decoro e sicurezza urbana soprattutto ora che è scattata l'allerta terrorismo. I poliziotti, per consentire lo spostamento dello scheletro, hanno dovuto chiedere ai vigili del fuoco di aprire un varco, così come un altro varco è stato aperto per effettuare controlli nell'area del cantiere "violata" da tempo come dimostrano le recinzioni abbattute, il tappeto di bottiglie di birra e alcolici e alcune siringhe che lasciano intuire l'intrusione, oltre che di clochard, anche di tossicodipendenti. Agli inquirenti toccherà anche capire se l'uomo è morto lì o se il cadavere sia stato spostato.
 

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